Di Redazione
Capire quale sarà il destino del nostro sport e soprattutto quando e come si riprenderà.
La a data di inizio del campionato dalla quale dipenderanno i tempi della preparazione atletica e, prima, le dinamiche del mercato. Si giocherà a porte aperte o chiuse?
Sono queste le questioni che si stanno provando a discutere in questi giorni.
Anche il patron del Volley Tricolore Azzio Santini, intervistato dalla Gazzetta di Reggio, prova a mettere le basi per la stagione futura: «Perché la serie A2 a Reggio ci sarà, questa è l’unica cosa certa, sono sincero, per come si era messo il campionato era giusto che retrocedessimo in A3 accettando il verdetto del campo e senza sperare in ripescaggi di per sé antisportivi, ma questo virus ha azzerato tutto dandoci una nuova occasione in A2 che penso sia doveroso cogliere: ora non resta che capire come organizzarci per viverla come va vissuta».
Da ridiscutere c’è anche la formula stessa del campionato che dipenderà anche da quante squadre si iscriveranno in Superlega con effetti a cascata su tutte le altre categorie, tanto che per l’A2 si ventila l’ipotesi di un anno di transizione senza retrocessioni. «Stiamo a vedere, finché non avremo tutte queste risposte non possiamo mettere mano alla nuova stagione ciò che stiamo facendo ora è confrontarci con gli sponsor. Noi non dimentichiamo che eravamo in fondo alla classifica e questo ci deve guidare nelle scelte per il futuro».
Nella rosa del Volley Tricolore contratti biennali non ce ne sono, “Non ne facciamo mai per essere sempre liberi di muoverci, quindi ogni singolo giocatore dovrà essere ridiscusso. Che qualcosa rispetto allo scorso anno vada cambiato è fuori discussione eravamo partiti con un roster equilibrato e competitivo per fare bene, poi tra infortuni e partenze l’equilibrio è saltato facendoci naufragare, così ora faremo le opportune valutazioni come sempre in base al portafoglio e anche al livello del campionato, quando lo si potrà intuire. Punteremo sulla territorialità e su chi saprà darci certezze, rimaniamo in A2, sì, ma per giocarcela a testa alta.“