RUSSIA – In un lungo e articolato servizio sulla situazione russa in vista della prossima stagione, tra visioni dell’immediato e del futuro contrastanti, così come sull’ingaggio o meno degli stranieri che fanno sì lievitare i costi degli ingaggi ma che allo stesso tempo tengono alto il livello tecnico del campionato, sulla testata Sport Business si parla di mercato con richiami anche all’Italia.
SENZA AIUTI STATALI – Il Ministro dello Sport della Federazione Russa Oleg Matytsin ha chiarito che dopo la quarantena, gli sport professionistici non dovranno aspettarsi l’assistenza finanziaria dello Stato: “Sappiamo che alcune regioni hanno inviato fondi per sostenere le società sportive. Le priorità sono ora in fase di revisione” a detto.
SALUTE EFFIMERA? – I club ad oggi hanno saldato tutte le spettanze, si legge, ma ripercussioni economiche potrebbero arrivare sulle società sportive agli inizi del 2021. Seal momento tutto in Russia appare nella norma molti club hanno adottato un atteggiamento di attesa, osservando come la pandemia influenzerà le sponsorizzazioni. Tutti, nessuno escluso, anche le ricche società sponsorizzati dalla Gazprom e dalle sue associate non hanno fiducia nel futuro. Con i crolli dei prezzi di petrolio ed energia le potenzialità momentanee delle aziende e le risorse finanziaria stanno diminuendo. Le sensazioni di chi lavora quotidianamente con i club russi sono quelle di una stagione conclusasi normalmente sotto l’aspetto economico ma solo per inerzia, perché gli sponsor hanno elargito i loro contributi per l’anno solare 2020. I problemi sono attesi quindi nel gennaio 2021 se l’economia del paese non si riprenderà.
STRANIERI Sì O NO? – C’è chi vorrebbe farne a meno perché due stranieri sono quelli a cui va la maggior parte dell’ingaggio, con i big che chiedono il doppio rispetto agli ingaggi normali nel resto d’Europa, e anche per i timore di siglare accordi che poi non potranno essere rispettati per l’impossibilità di andare in Russia da parte degli stranieri anche quando si attenuerà il rischio covid19; c’è poi chi rammenta il caso del 2014 quando il Fakel che aveva siglato un accordo con Mauricio Borges si trovò “costretto” a promuovere titolare l’allora diciannovenne Dmitry Volkov in seguito alla chiusura anticipata del contratto con il brasiliano… Volkov che già nel 2016 andò poi alle Olimpiadi di Rio. Ma anche chi li vuole per evitare lo strapotere di club come lo Zenit San Pietroburgo che si è accaparrato molti validi russi (Poletaev dal Kemerovo e Kliuka dal Fakel) o le squadre europee nelle coppe continentali.
TUTTI O NESSUNO – L’idea di rinunciare agli stranieri non dispiacerebbe, “Ma questa dovrebbe essere una decisione comune di tutti i club da prendere ora, ma molti club hanno già scommesso sui propri stranieri per la prossima stagione” il pensiero di Nikolai Kapranov direttore generale del Fakel Novy Urengoy.
MERCATO ITALIANO – La Russia resta così alla finestra anche se la riduzione degli stipendi del 30% invocata sugli attuali stipendi e una possibile rivisitazione dei contratti per la prossima stagione ha fatto accendere il radar al Kuzbass Kemerovo che sta cercando il sostituto di Poletaev. Nel mirino Anderson e Zaytsev. Con lo statunitense ammaliato anche dalle sirene cinesi, l’italiano potrebbe tornare in Russia per vedersi garantito l’elevato contratto che oggi ha a Modena?