MODENA – Lunedì sera a Modena Lorenzo Bernardi, ospite di una serata organizzata da un istituto di credito cittadino, presenterà il suo libro.
In una intervista rilasciata ad Alessandro Trebbi su Il Resto del Carlino, l’ex tecnico di Perugia chiarisce un punto del suo braccio di ferro con gli umbri:
[…] la sua storia con Perugia è finita male […] “Preferisco non parlare di quella vicenda giudiziaria. Però puntualizzo volentieri una cosa: leggo ancora da molte parti che sarei stato io a ‘denunciare’ Perugia, a farle causa. È falso: io mi sto solo difendendo. Da cosa? Da un licenziamento per giusta causa e da una richiesta di risarcimento danni di 520mila euro da parte della società di Perugia».
Sul campionato: “Il campionato italiano è difficilissimo e all’interno della stessa stagione si suddivide in periodi diversi con leader diversi: una prima parte nella quale i reduci dalle nazionali sono cotti e i risultati incerti, ora una lunga sosta, poi da gennaio si fa sul serio. Posso dire però una cosa: reputo la regular season fondamentale anche per il post season. Le posizioni in classifica aiutano e delineano già i rapporti di forza, la storia recente dei play off parla abbastanza chiaro”
Quindi Lube e Sir davanti a tutte? “Civitanova, che sta andando fortissimo dall’inizio, e Perugia che ha avuto un comprensibile sbandamento iniziale dovuto alle tante novità, secondo me sono davanti a tutti per un motivo: la panchina lunga. La Lube non ha Juantorena, ma vince 3-0 con Modena grazie a Kovar. Perugia ha tre cosiddette riserve, Russo, Zhukouski e Plotnytskyi che lo scorso anno erano titolari in SuperLega. Modena ha un grande potenziale, può competere, Trento c’è sempre. Milano la grande sorpresa invece”.