NOVARA – Dopo le ufficializzazioni del Patron Leonardi, oggi il club piemontese mette nero su bianco l’arrivo per due stagioni di Caterina Bosetti, reduce da un biennio di altissimo livello (fino allo stop forzato) a Casalmaggiore. La schiacciatrice lombarda, classe 1994, torna in azzurro dopo aver indossato la maglia Igor nella stagione 2015-2016 e si è legata al club novarese fino a giugno 2022.
“Per noi è un innesto importantissimo – spiega il direttore generale di Igor Volley, Enrico Marchioni – e siamo molto soddisfatti per aver riportato Caterina a Novara. Credo che in questo momento sia davvero al top e che nel suo ruolo si tratti di uno dei giocatori più completi in circolazione e per questo siamo orgogliosi che abbia scelto di condividere il nostro nuovo corso tecnico”.
Parole di stima, cui fanno eco quelle di Caterina Bosetti: “Sono in una fase della mia carriera in cui mi sento matura e pronta a competere ad alto livello, per questo ho scelto di condividere le ambizioni di un club come Novara. Rispetto alla mia prima avventura in azzurro, siamo tutti cresciuti: il club ha vinto e si è inserito in pianta stabile tra le big italiane e internazionali, io ritengo di essere maturata come atleta e come persona. Ora voglio vincere e sono fiduciosa che con Novara potrò inseguire gli obiettivi che ho in mente. Ci tenevo molto a vivere un’altra avventura con la Igor, anche per un altro motivo: in tutti i club per cui ho giocato, credo di aver lasciato la mia impronta, un buon ricordo. A Novara, purtroppo, non vivemmo una bella stagione e io ho tanta voglia di riscatto: desidero dimostrare il mio reale valore”.
Sulla nuova stagione, poi, la neo-azzurra non nasconde il proprio entusiasmo: “Non vedo l’ora di tornare in palestra. All’entusiasmo che ogni nuova avventura si porta con sé, in questo caso si aggiunge anche la voglia di pallavolo dopo la fine anticipata e forzata della passata stagione e il lungo stop. A Novara ritrovo una persona per me molto importante, Cristina Chirichella, che considero un punto di riferimento in campo e fuori”.