MODENA – Intervistata da Eleonora Cozzari per il Corriere della Sera il presidente di Vero Volley Alessandra Marzari attacca, dopo le critiche corali, e punta l’indice verso il club di Milano, Porwervolley…
ALLENAMENTI – “Fino alla scorsa settimana eravamo in diverse società. Io non giudico chi ha interrotto, ma non voglio essere giudicata”. Ci alleniamo… “Perché la legge me lo permette, prima di tutto: gli sportivi di quel livello possono continuare l’attività. E poi perché ci alleniamo in un palasport di cui abbiamo l’uso esclusivo. Non solo. I miei giocatori sono praticamente in quarantena da febbraio, vivono in un sistema chiuso e ogni giorno viene misurata loro la temperatura”.
ORTOLANI – “Si criticasse chi va fuori dalla legge, non me. Quando l’americana Plummer, come molti suoi connazionali, è stata richiamata in patria nessuno ha alzato un polverone, eppure abbiamo fatto lo stesso”. “Serena era il nostro capitano ed è normale che i primi giorni la squadra fosse scossa. Non se l’è sentita di andare avanti e ha avuto ragione a fare quello che ha fatto: è una decisione personale. Se te ne vai, però, è giusto rescindere il contratto”.
L’ACCUSA A MILANO – In una ostilità che da sempre va oltre al derby sul campo, Marzari poi punta l’indice sulla società di Milano… “Ci sono situazioni più scandalose nel volley”. Tipo? “In Estonia ci sono 500 casi di contagio da coronavirus dopo una partita di pallavolo. Chiedete spiegazioni al presidente della Powervolley Milano, che ha portato i suoi ragazzi all’estero…”.
“NON SO NULLA” – Sullo scudetto a Mattarella da destinare poi simbolicamente a chi sta combattendo la pandemia… “Sono vicepresidente di Lega e non ne so niente. Mi auguro che ci saranno le condizioni per disputare almeno i playoff”.
