Il piano della Lega di serie A è questo: ripresa degli allenamenti lunedì 4 maggio (nessuna possibilità di allenamenti individuali prima come vorrebbe qualcuno), tutti in campo sabato 30 maggio (o al più tardi il 6 giugno) per completare questa stagione terribile, 12 giornate più quattro recuperi, ed evitare cause infinite e fallimenti. Il campionato finirebbe il 2 agosto, giocando tre volte alla settimana alle 21. Massima sicurezza, controlli (tamponi e test sierologici) per tutti, porte chiuse ovviamente, e rispetto alla lettera del protocollo stilato dalla Fmsi, federazione medico sportiva, di Maurizio Casasco. La Lega esclude l’ipotesi che si possa giocare a settembre-ottobre, ipotesi presa in considerazione dalla Figc: che succederebbe con l’Uefa? Ceferin vorrebbe chiudere le Coppe europee di questa stagione in agosto ma quando riprenderebbe la prossima?
“Il mondo dello sport mi sembra evidente che oggi, abbastanza alla spicciolata, ma in modo quasi unanime, con tutte le Federazioni, o quasi tutte, sta andando alla chiusura, neanche alla sospensione ma alla cancellazione della stagione agonistica, qualcuna senza polemiche e senza strascichi, qualcuna con qualche colpo di coda che può arrivare da una singola società o dalla Lega in questione. E’ un dato di fatto, è sotto gli occhi di tutti, negarlo sarebbe ridicolo e ipocrita che il calcio vuole andare avanti e quindi si mette in una situazione diversa rispetto alle altre discipline, questo è sicuramente un fatto ormai acclarato”: parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò a Radio Radio.
“Ricordiamo un aspetto giuridico dello sport imprescindibile: gli unici soggetti che hanno potere su assegnazione scudetto o sul blocco del campionato sono le Federazioni, sentito il presidente e il consiglio federale. Il calcio ha delegato l’organizzazione alle Leghe. La federazione di rugby, volley e basket hanno deciso di fermare il campionato e non assegnare lo scudetto. Nel calcio, in caso sarà la Figc a prendere le decisioni sul campionato. In quanto a me, presidente del Coni, se mi esprimessi su una tematica che non mi compete sarei criticato. Per cui mi tengo per me il mio pensiero. La ripresa del campionato? In teoria ci sono i tempi ma deve andare tutto bene. La certezza di finire però non te la dà nessuno. Ci sono una serie di problematiche che vanno riviste e poi soprattutto ci si deve augurare che non si incappi in un nuovo problema e nel tal caso ti ritroveresti ad aver pregiudicato la stagione successiva e di fatto anche fermare di nuovo la stagione che è appena ricominciata. Sono moltissime le variabili che incidono in tutto questi. Molto dipenderà dal primo dpcm che consentirà la ripresa degli allenamenti e con il governo i contatti sono costanti non soltanto per le sorti della stagione in corso” spiega ancora Malagò.
“Tutti si fermano e il calcio no? Non entro nel merito delle scelte che hanno adottato le altre discipline – dice il presidente Gravina, al quale è stato chiesto cosa pensasse di quanto dichiarato dal presidente del Coni- il calcio ha una sua specificità, lo è per dimensione, per partecipazione e per impatto economico”. “Le conseguenze di un’anticipata chiusura dell’attività sono sotto gli occhi di tutti – prosegue Gravina – provocherebbe un notevole danno sociale, prima ancora che economico, perché rischieremmo la paralisi a causa dei ricorsi di chi si dovesse sentire leso dei propri diritti. Vogliamo concludere quello che abbiamo iniziato nel rispetto della salute di tutti i protagonisti, per questo siamo a lavoro col Governo e con la nostra Commissione medica per stilare tutti protocolli necessari affinché lo si faccia in piena sicurezza”. L’interlocuzione con il Governo a che punto è? “Il ministro Spadafora conosce il nostro pensiero – continua Gravina – l’idea è concludere le competizioni, in linea con le indicazioni degli organismi internazionali calcistici, ma c’è un bene primario da difendere che è la tutela della salute. Abbiamo chiesto di attuare in tempi rapidi l’avvio delle procedure sanitarie, non appena sarà definito il protocollo, per trovarci pronti per riprendere gli allenamenti in gruppo alla fine del lockdown”. “Sul campo rimarranno feriti e ci saranno anche dei morti. E’ inevitabile. Mi permetto di dire una cosa: il mio suggerimento alle varie Federazioni è chiaro. Approfittiamo del disastro per fare una cosa epocale: riformiamo le dinamiche all’interno delle organizzazioni delle discipline sportive” sostiene Malagò. “Alla fine delle stagioni agonistiche ci sono sempre state situazioni che hanno portato a fallimenti – ha detto ancora – non solo nel mondo del calcio, ma in ogni sport. In questo momento si possono fare cose che in condizioni normali non si potrebbero fare. Dobbiamo approfittarne. o: “Sarei molto felice se si potesse a settembre ripartire se non al 100% già sarebbe un segnale significativo”.
Lega di A e Figc, comunque, cercano di salvare questa stagione: ci sono idee diverse su come farlo, quando ripartire e con quali modalità, e non sempre c’è quella sintonia che sarebbe necessaria. Da decidere intanto le licenze per le iscrizioni alla prossima stagione. Gravina non vuole allentare troppo le maglie, ha ragione. Ci può stare il posticipo alle varie scadenze, vista la situazione: ma pensare di fare sostanziosi passi indietro rispetto al passato sarebbe un errore grave, pagato a carissimo prezzo nella prossima stagione. Molti club, senza fidejussione, potrebbero non versare più lo stipendio ai loro giocatori, col rischio di messe in mora, penalizzazioni in classifica, fallimenti. O che qualcuno si metta a scommettere… Certo, il futuro non è per niente allegro. Molti club il prossimo anno non si iscriveranno, forse così si arriverà naturalmente alla riforma dei campionati. E altri club (Frosinone, Monza, Foggia) sono già pronti a far causa alla Figc nel caso sfumasse il sogno promozione.
Spafadora: “Allenamenti non prima di maggio”“E’ indispensabile che, anche per il perdurare della situazione emergenziale, la ripresa delle sedute di allenamento non avvenga almeno fino al mese di maggio”, scrivee il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, in una lettera che indirizzata ai presidenti di Coni e Ciop, rispettivamente Giovanni Malago’ e Luca Pancalli. “Nella profonda convinzione che i nostri atleti e le nostre atlete, normodotati e disabili, torneranno a vincere e onorare presto il Tricolore, dentro e fuori i campi di gara, vi prego di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinche’ la ripresa degli allenamenti e delle attivita’ avvenga, presumibilmente dal 4 maggio – continua Spadafora -, nel piu’ rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorita’ sanitarie e gli organismi scientifici”
Il record di Pietrangeli, in cassa integrazione a 86 anni…
Chissà, forse è un (altro) record per un grande campione come Nicola Pietrangeli: Angelo Binaghi lo ha messo in cassa integrazione, insieme ai dipendenti della Federazione e a Barazzutti e Palmieri. Pietrangeli ha 86 anni, è pensionato (come Palmieri e Barazzutti) e ha residenza fiscale nel Principato di Monaco. Una cig un po’ strana…. Intanto si studia se è possibile recuperare gli Internazionali in settembre, ma il calendario internazionale è molto ingolfato, mentre è poco probabile che si possano spostare in un’altra sede, su un altro terreno: Binaghi pensava a Torino, al coperto (ma senza pubblico?) in autunno. Ma l’Atp sembra contraria, a questo punto la Federtennis italiana dovrà cancellare la manifestazione per quest’anno, restituire i soldi dei biglietti a chi li aveva già acquistati e programmarla per la prossima stagione, come fatto d’altronde per tutti gli altri eventi. Inoltre Malagò ha risposto, seppure indirettamente, a tutti quei presidenti, fra questi anche Binaghi, che si auguravano di fare subito le elezioni federali. “Si vota dopo le Olimpiadi di Tokyo 2021, è una questione di buon senso”, ha detto il n.1 dello sport. E quindi resteranno in carica tutti un anno in meno, compreso Malagò.
Nel 2019 arresti 88 ultrà e denunciati 1476
Nel 2019 “le Squadre Tifoserie hanno arrestato 88 supporter, denunciandone 1.476. Numerosi sono stati inoltre i sequestri di materiale pericoloso, tra cui coltelli, spranghe, tirapugni, taglierini, bulloni, bombe carta, petardi”. I dati sono stati diffusi in occasione del 168 anniversario della Polizia di Stato. Sono stati monitorati 2.599 incontri di calcio (359 di serie A, 371 di serie B, 1.125 di serie C, 63 incontri internazionali e 680 di altri campionati). Per la gestione dei servizi di Ordine Pubblico in occasione degli incontri di calcio sono state impiegate 71.185 unità territoriali della Polizia di Stato e 75.269 unità di rinforzo dei Reparti Mobili.
Uno speciale di Sky per lo scudetto del Cagliari 1970
In occasione del cinquantesimo anniversario dello storico ed indimenticabile scudetto del Cagliari, conquistato il 12 aprile 1970, Sky Sport ripercorre tutte le emozioni della grande vittoria. Domenica 12 aprile, sul canale Sky Sport Serie A sarà #SkyCagliari50: per tutta la giornata una ricca programmazione ci accompagnerà tra le partite e i racconti di chi quell’anno lo visse in prima persona. Un palinsesto dedicato ai tifosi rossoblù e non solo, con le immagini dell’epoca commentate dalle voci di Sky Sport in uno speciale History Remix alle 13.15 e alle 23.15, con i gol più belli della stagione 1969-70, la musica e il costume di quella stagione straordinaria. Un accurato lavoro di ricostruzione storica e restauro delle immagini, per un documento unico e in onda per la prima volta su Sky Sport. Tanto spazio anche alle partite integrali più belle della storia, recente e non, del Cagliari, della cavalcata in Coppa UEFA 93-94 con Bruno Giorgi in panchina, la promozione del 2016, i gol più belli della storia del club e dell’ultima stagione. Club reso grande dai suoi eroi. Non poteva per questo mancare il racconto del Mito, Gigi Riva, affidato a Federico Buffa in onda alle 15.30 con la prima parte e alle 16.30 con la seconda parte. E ancora Scopigno, l’allenatore del trionfo, affidato a Giorgio Porrà ne “Lo Sciagurato Egidio” alle 13 e alle 22.15 , “Davide Astori, storia di un capitano” mai dimenticato a Cagliari alle 12.15 e alle 20.30 e “I Signori del calcio – Zola” alle 11.15 e alle 00.15, in un’intervista che ritrae la sua straordinaria carriera da calciatore vissuta tra Italia e Inghilterra, e “Conti – capitani di famiglia” dedicato interamente all’addio al calcio di Daniele Conti, bandiera rossoblù, alle 15 e alle 21.30. Alle 12.45 e alle 22 sarà invece il momento di rivivere la reunion di 10 anni fa degli eroi dello scudetto, “Ti ricordi lo scudetto del 1970?”, curato da Veronica Baldaccini che documenta l’ultimo ritrovo dei campioni d’Italia avvenuto in Sardegna per il quarantesimo anniversario. Spazi dedicati e interventi live anche all’interno di #CasaSkySport, su Sky Sport 24, con i microfoni aperti agli abbonati da casa.