Di Roberto Zucca
Quattro stagioni a Verona non posson bastare. E così Luca Spirito, il blasonato regista di una NBV Verona sempre più ambiziosa, firma per il quinto anno nella città scaligera. Un prolungamento fino al 2022 che pesa positivamente sulle sorti dell’organico, con uno Spirito battagliero come non mai:
“Prima del lockdown avevo già deciso di restare a Verona. Poi le vicissitudini del campionato, e la crisi economica ha solamente spostato di qualche settimana la trattativa. Ma Verona è casa, è il mio presente e il mio futuro. Sono molto soddisfatto del rinnovo e ho molta voglia di riprendere il cammino verso qualcosa di ambizioso”.
È stato al centro di un mercato che ad un certo punto la voleva in Brianza.
“Ho la possibilità con lei di negare totalmente la trattativa in questione. E ne sono rimasto anche io stupito perché mi sono svegliato una mattina trovandomi dei messaggi da parte di amici che mi parlavano del trasferimento a Monza. Non certo per sfiducia nei confronti del club, ma per una questione di trasparenza, dico che non c’era nulla di vero”.
Invece a Verona cosa la stimola dopo quattro stagioni?
“Tutto. Il club è sempre prestigioso, poi lo staff, la squadra che anche quest’anno si presenta molto ambiziosa e combattiva. E un rapporto col tecnico che si è costruito col tempo sulla base di una fiducia e di una crescita mia personale”.
È stato complesso?
“Il rapporto con Rado è stato in crescendo. È servito molto a me per crescere, guardarmi dentro e comprendere. Abbiamo imparato a capirci, e a stimarci. Non posso essere più soddisfatto della scelta di prolungare la mia avventura a Verona”.
Sarà un anno difficile?
“Sarà un anno nuovo. Con tutti gli strascichi del Covid, sarà curioso ripartire. Noi ci presentiamo con l’entusiasmo di sempre e la voglia di far bene. Personalmente ho molta voglia di tornare in campo. Sono stati mesi diversi e particolari quelli senza volley. Non penso di essere stato l’unico a percepirlo”.
Lei ha scelto di trascorrerli in famiglia. Le ha fatto bene?
“Indubbiamente. Non ho mai così tanto tempo durante la stagione di poter stare con mio nipote e la mia famiglia. Ho rivisto i vecchi amici e ho cercato un po’ gli affetti per fare quadrato su un momento difficile per tutti”.
Tra i suoi vecchi amici, c’è anche Alessandro Graziani, che abbiamo visto recentemente in tv. Le posso chiedere se lei farebbe mai la scelta di mettere in stand by il volley per una scelta televisiva?
“(ride, n.d.r.) Giammai! Scherzi a parte, non sono proprio portato. Soffro tantissimo le telecamere e non potrei mai vivere un’esperienza in una casa, in uno studio tv con qualcuno che mi punta addosso una camera. Bisogna essere portati e predisposti. Ale lo era. Io non potrei mai”.