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Ivan Zaytsev: “Il campionato italiano? Strano, ma non falsato”

Di Redazione

A meno di una settimana dall’attesa sfida con Modena, Ivan Zaytsev ha parlato della sua ex squadra e non solo in un’intervista realizzata da Doriano Rabotti per Il Resto del Carlino. Tra i temi trattati anche il campionato di Superlega: “Vedo due squadre su tutte, Lube e Perugia, e dietro un po’ il vuoto. Vibo è una sorpresa, Trento è partita male; Modena sembra giocare meglio con le grandi rispetto alle avversarie della sua fascia. Ma non sono d’accordo con chi dice che il campionato è falsato dai rinvii. Strano sì, falsato no: alla fine i valori vengono fuori“.

Parlando dell’esperienza in Russia con il Kuzbass Kemerovo, Zaytsev spiega di aver dovuto… rinunciare al soprannome di “Zar”: “Qui mi hanno dato un soprannome più lungo, mi chiamano ‘macchina italiana di produzione sovietica’!“. E poi rivela: “Penso proprio di aver preso anch’io il Covid-19, perché sono pieno di anticorpi, anche se ho avuto sempre tamponi negativi e non mi sono accorto di niente. Qui però c’è meno pressione psicologica che in Italia e c’è una specie di fatalismo, una immunità di gregge mentale: tutti sono convinti che prima o poi ci dovranno passare, forse per questo riescono a preoccuparsi meno“.

Una battuta anche sulle Olimpiadi di Tokyo e sull’anno in più che avranno sulle spalle gli azzurri: “Osmany ha fibre muscolari talmente buone – scherza Ivan – che potrà giocare fino a cinquant’anni. Di sicuro invecchia più lentamente di me. Penso che il rinvio di Tokyo possa essere un’opportunità, eravamo un po’ indietro con il ricambio generazionale, ma in questo campionato molti giovani hanno l’opportunità di giocare e fare esperienza“.


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