MILANO – In questi giorni di stop delle attività in Lombardia il presidente della Fipav Lombardia Piero Cezza ha scritto questa lettera ai tesserati e alle società lombarde.
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Buongiorno a tutti,
parlare di pallavolo in questo momento è ancora difficile e potrebbe apparire fuori luogo ma, pur se i problemi più gravi e urgenti sono sicuramente altri, è anche un nostro dovere e un modo per sentirci uniti da quel filo invisibile che altro non è se non la nostra passione.
Il coronavirus, un avversario invisibile e molto pericoloso, sta condizionando fortemente la nostra vita e ci ha costretto a radicali cambiamenti nel nostro modo di trascorrere le giornate.
Per quanto riguarda lo sport in generale, e la pallavolo in particolare, si è impadronito dei nostri palazzetti, dei nostri centri sportivi, dei nostri campi, costringendoci a starne lontani. Abbiamo dovuto trovare forme alternative di allenamento, nei limiti del possibile abbiamo dovuto trasformare le nostre case in piccole palestre dove possiamo fare esercizi per tenerci un minimo in forma, ma dove sicuramente non possiamo giocare una partita con il pallone, la rete, la nostra squadra e quella avversaria, gli arbitri, il pubblico.
Quante volte abbiamo detto, soprattutto magari dopo una sconfitta, che nella vita ci sono cose più importanti di una partita di pallavolo, di una promozione o di una retrocessione! Ecco, adesso lo stiamo provando nella realtà e in questa situazione il primo pensiero va sicuramente alle vittime e alle loro famiglie, a tutti coloro che stanno lottando per la vita, a tutti coloro che sono negli ospedali e a coloro che li curano. Inutile negarlo!
Costringendoci in casa il coronavirus ha sicuramente vinto il primo set, forse anche il secondo di questa strana “finale” che nessuno avrebbe voluto affrontare. Ma le finali, come ben sapete, si possono vincere anche al quinto. L’avversario è subdolo, veloce, usa “tattiche” a cui non eravamo preparati. Per questo l’allerta rimane giustamente altissima ma, con i provvedimenti adottati dal Governo, abbiamo perfezionato la correlazione muro-difesa e abbiamo organizzato al meglio il contrattacco.
Quando finirà questa partita? Impossibile dirlo con certezza assoluta. Ad oggi sappiamo che le restrizioni sono in vigore sino al 3 aprile, poi – se la situazione sarà migliorata – potrebbero essere “attenuate”.
L’attività dei Campionati Regionali si è di fatto fermata nell’ultima settimana di febbraio e, se tutto andasse davvero come speriamo, pur con le dovute limitazioni che resteranno sicuramente in vigore, dovrebbe dunque poter riprendere il mese prossimo.
Sicuramente avrete notato che uso il condizionale e lo faccio perché, qualunque sia la data che segnerà davvero l’inizio dell’attenuazione delle restrizioni, tutto dovrà riprendere gradualmente e, di conseguenza, anche la pallavolo ripartirà ma dovrà farlo con le dovute cautele e con le giuste tempistiche.
L’obbiettivo sarà ovviamente “salvare” questa stagione. In proposito molti di voi già ora ci chiedono cosa succederà, come riprenderanno i campionati, se riusciremo e con quali formule potremo portarli al termine. Sono domande che, allo stato attuale delle cose, non hanno e non possono avere una risposta sicura e definitiva.
È invece certo che, in collaborazione con la Fipav Nazionale e con i Comitati Territoriali, stiamo continuando incessantemente il lavoro per farci trovare pronti non appena avremo vinto questa “finale” contro il coronavirus. La Commissione Gare studia e aggiorna costantemente le prospettive dei vari Campionati, sia quelli di serie che quelli di categoria, in base a quanto stabilito dai vari DPCM.
Oggi dunque sono già pronte alcune soluzioni in base all’ultimo Decreto, ma non ci sembra il caso di renderle pubbliche adesso perché, qualora da oggi al 3 aprile dovessero ancora mutare le restrizioni, ci troveremmo a doverle nuovamente cambiare creando solo confusione. Riteniamo che sia più chiaro ed efficace rendere note le soluzioni quando ci saranno più certezze anche al di fuori della pallavolo.
È però chiaro – e questa è l’unica cosa che possiamo dire senza dubbi – che tutti i campionati risentiranno di questa situazione. Saranno necessari alcuni sacrifici per, come detto prima, “salvare” la stagione e sono certo che le nostre Società non si tireranno indietro
Penso in particolare ai Campionati Giovanili che ancora devono terminare le fasi territoriali per poi affrontare quelle regionali e nazionali. La tempistica gioca chiaramente a sfavore, sono già state fissate date e luoghi di svolgimento delle Finali Regionali e Nazionali. I margini di manovra sono molto ristretti ma di certo le soluzioni saranno ispirate dal principio di cercare di dare a tutti le stesse opportunità.
Quest’ultimo è un obbiettivo più “facile” – passatemi il termine – da realizzare per i Campionati di Serie per i quali si possono cambiare le formule, ma anche dilazionare i tempi di conclusione arrivando paradossalmente fino al 30 giugno, termine ufficiale della stagione 2019/2020.
Come vedete anche il Comitato Regionale non è fermo ma si sta quindi “allenando” a casa, esattamente come le vostre atlete e i vostri atleti, per farsi trovare pronto quando sarà il momento di tornare “in campo”.
Oggi però è prima di tutto necessario fare squadra stando lontani (nel rispetto di quanto stabilito dalle Autorità); la nostra correlazione muro-difesa consiste nello stare in casa finché sarà necessario (muro) e nel tenerci il più possibile in forma “da soli” (difesa) per farci trovare nella miglior forma possibile non appena si potrà ricominciare.
Di certo gli allenatori hanno già dato indicazioni su cosa fare in questo periodo, un ulteriore aiuto può arrivare seguendo gli appuntamenti Fipav del #ConvocatiACasa, appuntamenti su Facebook nei quali Davide Mazzanti, Gianlorenzo Blengini e Marco Mencarelli (CT delle varie Nazionali Azzurre) rispondono alle domande di atleti, allenatori e appassionati
Invisibile come il coronavirus, ma sicuramente molto più forte, la nostra passione per la pallavolo continua a scorrere e a tenerci virtualmente uniti anche in questo periodo di estrema difficoltà. Ed è proprio questo, oltre al rispetto delle restrizioni, che ci permetterà di tornare alla nostra vita abituale e di concludere nel miglior modo possibile una stagione che certamente rimarrà impressa nella memoria di tutti noi per tantissimo tempo.
Un abbraccio a tutti voi.