Di Roberto Zucca
Il suo esordio stagionale contro Reggio Emilia è di quelli che lasciano il segno. Nella prima giornata di Serie A2 maschile, Felice Sette ha sostituito infatti con molto onore l’ucraino Shavrak e ha contribuito, con una prova ottima, a portare a casa i primi tre punti per la Sieco Service Ortona:
“Shavrak non era al 100% e coach Lanci mi ha dato piena fiducia. Sono molto contento dell’inizio di stagione con Ortona. A Reggio abbiamo dimostrato carattere e sicurezza nelle fasi importanti della gara. Speriamo di proseguire sulla falsariga delle prime due giornate”.
Che spazio avrà Sette nella nuova Ortona?
“Vorrei trovare spazio nella misura in cui il tecnico vorrà darmelo. Ortona è una squadra nella quale da subito si è creato una bella intesa con i compagni di squadra ed è una società veramente professionale. È un ambiente che mi piace e nel quale vorrei continuare a fare bene”.
È anche una squadra che in alcune annate ha rappresentato un banco di prova importante per tutte le compagini più forti della A2.
“È una squadra che può far bene e può arrivare in alto. Quest’anno ci sono delle signore squadre, penso a Taranto ad esempio che ha fatto uno squadrone. Ma anche la stessa Castellana che ha un bell’organico. In generale tutte le compagini si sono rinforzate in questa stagione. Sarà un campionato bello da vedersi e da giocarsi”.
Dicono che lei sia uno che tiene alto il morale dello spogliatoio…
“Forse perché sono una persona estroversa. Ortona in questo è un bel banco di prova, perché lo spogliatoio è fatto da ragazzi con cui mi trovo molto bene”.
Foto Lega Pallavolo Serie A
Negli scorsi anni lei ha molto ben figurato anche nel Beach Volley. La pallavolo è un approdo sicuro?
“La pallavolo è il mio sport. È una disciplina che ho sempre cercato di praticare col massimo impegno. Tanto che l’obiettivo nei prossimi anni è quello di continuare ad investire le energie nel volley e cercare di diventare un buon giocatore di A2. Il beach per ora resta un bel divertimento estivo che mi lega a molte persone, e uno sport che mi ha regalato moltissime emozioni”.
Di Tommaso, suo coach, cosa le ha insegnato più di tutto?
“Disciplina, spirito di sacrificio, senso del dovere. È un allenatore, oltre che un carissimo amico, con il quale mi confronto spesso. È in grado di trasmetterti fiducia ed entusiasmo. Nel beach porto anche questo, sono uno che in campo non si arrende mai”.
Scudetto Under 21 nel 2015, poi Europei e Mondiali. Nei prossimi anni cosa si aspetta?
“Di giocare delle belle partite sulla sabbia e di continuare a vincere qualche titolo. Proseguirò con il lavoro fatto magari con Paolo Di Silvestre dopo la fine delle nostre stagioni pallavolistiche e speriamo di toglierci qualche altra soddisfazione”.