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Civitanova: Massacesi lancia l’allarme. “Mancano pubblico, incassi e c’è il rischio della perdita dell’interesse”

Albino Massaccesi e l’Eurosuole Forum vuoto

CIVITANOVA – Se il campionato perde 100.000€ di incassi a giornata, anche in casa Lube si guarda alla stagione con preoccupazione. Albino Massaccesi, ad e vice presidente di Lube Volley, intervistato dal Gianluca Pascucci del Corriere Adriatico, spiega cosa comporta, in termini di numeri, la chiusura al pubblico dei palasport. Ma non solo, Massaccesi segnala anche un altro pericolo, poco segnalato da altri sino ad ora… la perdita di interesse verso la disciplina, l’interesse dei giovani, un disinteresse che sarà complicato riconquistare…

Sugli incassi… “È una perdita importante, che crea notevoli problemi. Quasi la metà della capienza del palasport la vendevamo in abbonamento, per una cifra che più o meno superava il mezzo milione di euro. Attraverso un’opera di promozione del volley siamo riusciti a creare uno zoccolo duro che, grazie ai successi della squadra, aumentava di anno in anno. La quota abbonamenti, che quest’anno sarà zero, in precedenza costituiva più o meno la metà degli incassi totali. In più dal bilancio dobbiamo scorporare l’importo dei voucher per il mancato utilizzo di parte dell’abbonamento passato”.

Una partita come quella di domenica tra Lube e Trento che perdita ha comportato? “Le gare di cartello durante la regular season ci consentono di fare incassi intorno ai 40 mila euro. La partita con Ravenna ci è costata circa un terzodi meno. Naturalmente nei playoff si incassa di più”.

Cosa significa, quindi giocare a porte chiuse? “Aldilà della perdita economica, c’è la perdita di interesse per questo sport. Stiamo perdendo l’interesse dei giovani che si potrebbero accostare anche alla pallavolo, si rischia disinteresse da parte degli appassionati e per riconquistarlo ci vorrà tempo. Speriamo che presto ci venga consentito di giocare a porte aperte seppure con ingressi contingentati”.

Si regge un bilancio con il 25% di capienza del palasport? “Assolutamente no. Per sostenerci abbiamo bisogno di ingressi più numerosi. In occasione della semifinale della Supercoppa abbiamo dimostrato che l’ingresso del pubblico contingentato non crea alcun problema, né a livello organizzativo, né di rischi per il pubblico”.

“Mi sento di dire che con queste misure la pericolosità di rischio contagio è ridotta al minimo e comunque inferiore a tutto quello che viene svolto quotidianamente da ognuno di noi: trasporti, scuola, ristoranti e ogni altro aspetto della vita quotidiana”.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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