CIVITANOVA – La come richiesto dalla CBV, la Confederazione Brasiliana Volleyball e dal COB, il Comitato olimpico brasiliano a fronte della situazione sempre più complicata legata al diffondersi del coronavirus.
Nel pomeriggio odierno, dopo la Consulta di Lega, il club ha chiesto ai due giocatori di rimanere in Italia almeno fino al 3 aprile quando scadrà il “fermo” imposto dal CONI e si dovrebbe poter capire il futuro della Superlega 2019/20.
Intervistato da , Bruno ha spiegato così la situazione: “Il Comitato ci ha contattato per comprendere la nostra situazione e ha parlato con Leal. Lo stanno facendo con tutti gli atleti del Brasile che sono all’estero. Molti stanno tornando, ma qui il club è totalmente contrario. Dice che sarebbe una violazione del contratto”.
Il palleggiatore ammette che l’esplosione di casi di coronavirus in Italia è spaventoso: “Certo, vorrei tornare in un momento come questo, con il livello di contagio che cresce sempre di più qui in Italia. Abbiamo un po’ paura. Il desiderio era di tornare in Brasile, anche se sapevamo che quando saremmo tornati saremmo stati messi in quarantena. Ma preferirei essere a casa piuttosto che qui. Questa è la situazione Ma resteremo. Il 3 aprile avremo un altro incontro”.
Tuttavia, afferma di comprendere la parte degli italiani: “Nonostante il desiderio di tornare, di essere più vicini alla famiglia in questo momento difficile qui in Italia, dobbiamo capire, essere professionali, rispettare e aspettare. A questo punto, molte persone stanno pensando ai propri interessi, agli interessi del campionato, agli sponsor, ma dimenticano la cosa più importante, che è la salute”.
Infine, Bruno ha lasciato un messaggio per i brasiliani sul coronavirus: “Spero che in Brasile le persone possano diventare sempre più consapevoli che l’affare è serio”.