CASERTA – Non c’è pace. Per evitare il secondo 0-3 a tavolino e l’estromissione dal campionato domani la Volalto Caserta – non sappiamo con chi – sarà a Bergamo per presenziare e “giocare” la partita con la Zanetti Bergamo.
Intanto Turco rilancia l’ennesimo annuncio di denuncia contro Legadonne, Fabris (tornato quindi nel libro dei cattivi del presidente campano) e Fipav.
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Il comunicato del club. Orginale, senza tagli…
UFFICIALE. VOLALTO2.0.: TURCO DENUNCIA MAURO FABRIS CON TUTTO IL CDA DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A FEMMINILE E ANCHE TUTTA LA FIPAV PER: “COMPORTAMENTO DI IMPOSIZIONE AD UNA ESPOSIZIONE GRAVOSA A RISCHIO ESPOSIZIONE CONTAGI”
7 marzo 2020 ufficiostampa
Basta, tutto ha un limite nella vita! E quando è troppo, è troppo!!! Il cda della Lega Pallavolo Serie A femminile alla richiesta di spostamento della gara contro Novara, dice NO alla Volalto 2.0, non rispettando così la volontà delle atlete e dello staff a tutela della loro salute! Anzi, invece di porre sul tavolo come ordine primario la salute di tutte le atlete e di tutti gli staff , decide invece di posticipare i pagamenti del 50% tutelando così i soldi per le società e non difendendo atlete e staff nemmeno sul piano economico!!!
Atlete e staff che in questo momento sono costretti ad andare in giro nelle zone a più alto rischio, rischiando seriamente di essere contagiati e di estendere il contagio anche a zone franche!
La denuncia presentata dal Presidente Nicola Turco, quindi, è di pieno ambito penale e sfocia in più articoli penali. La procura che se ne dovrà occupare è quella di S.M.Capua Vetere, specialista nel trattare questo genere di denunce. Il problema , dunque, è diventato davvero delicato e spinoso, in quanto se sono accettate le condizioni e i documenti e gli incartamenti parleranno chiaro, ci saranno arresti.
In caso contrario, se c’è assenza di dolo, potrebbe essere anche tutto archiviato, cosa alquanto improbabile viste le draconiane misure restrittive che si stanno adottando a tutti i livelli da parte delle istituzioni in tutto il mondo e non solo in Italia a causa dell’emergenza coronavirus.