MODENA – E’ del 19 settembre scorso la decisione della Cev che ha portato al pubblicato cinque giorni fa. Una decisione sanzionatoria arrivata dopo che Nicola Turco non si è nemmeno presentato a difesa nel procedimento e, successivamente, non ha onorato il pagamento dei compensi in sospeso della schiacciatrice ucraina Karyna Denisova () intimato dalla Confederazione Europea, dopo aver riconosciuto le ragioni dell’atleta.
La Cev – nell’approfondire il caso – ha riconosciuto la continuità gestionale tra la Volalto di cui Turco è stato presidente dall’estate 2017 e la nuova Volalto 2.0 nata nella stagione sportiva 2018/19, seppur al via in A2 grazie al titolo sportivo di Cuneo. Cose evidentemente scappate allo Sceriffodeldopingamministrativo Mauro Fabris.
In una approfondita indagine sulla Volalto e poi sul passaggio alla Volalto 2.0 la CEV ha elencato notizie, articoli, dichiarazioni, individuato pagamenti effettuati che riconducevano a Nicola Turco e alla moglie, il general manager del club, Rosalia Santoro.
L’atleta aveva firmato un contratto per il periodo dal 10 ottobre 2017 al 10 aprile 2018, periodo nel quale ha regolarmente giocato (31 gare, 108 set, 430 punti), per un compenso di 21.000 € (3.000 € al mese) per chiudere però l’esperienza con soli 7.800 € percepiti. A settembre Karyna Denisova ha chiesto tramite la CEV i restanti 13.200 € più, ora, le spese legali e tasse d’istruttoria per un totale di circa altri 2.000 €. (Nei documenti CEV si legge infatti: Taking the outcome of this procedure and the behaviour of the Club (demonstrating a certain disregard by not materially participating in these proceedings) into consideration, these costs shall be borne by the Respondent, and the Club shall reimburse to the Player the said handling and legal fees).
In tutto questo la CEV ha – come riportato sopra – confermato che Turco non ha mai risposto alle richieste di chiarimento della stessa confederazione europea sulla questione degli stipendi non pagati dalla Volalto e sul dossier presentato dall’atleta che certifica la continuità gestionale dei due club.
Pertanto la CEV ha potuto esprimere il suo giudizio finale solo sulla base delle prove a disposizione.
Questi i punti della decisione CEV del 19 settembre scorso che – senza risposta – ha portato al “ban” momentaneamente solo europeo.
- La Volalto 2.0 SSD ARL Caserta pagherà l’importo di EUR 13.200 netto a Denysova Karyna per le rate insolute.
- La Volalto 2.0 SSD ARL Caserta dovrà pagare l’importo di 400e e 1620 euro a Denysova Karya a titolo di rimborso delle spese legali e tasse.
- La Volalto 2.0 SSD ARL Caserta deve conformarsi alla presente decisione entro e non oltre il mese successivo alla notifica della presente decisione.
A partire dal giorno successivo, la CEV può non approvare i trasferimenti di giocatori di Federazioni Nazionali CEV alla Volalto 2.0 SSD ARL Caserta a meno che non sia stata precedentemente fornita al CEv una prova adeguata del pieno rispetto della presente decisione. Ulteriori sanzioni possono essere imposte in un secondo momento dalla CEV.
La CEV può, in una fase successiva, richiedere alla FIVB di estendere la sanzione a livello mondiale (no transfert di giocatrici extra Cev, ndr).
Entro quattordici giorni dalla notifica, le parti interessate possono richiedere che il tribunale della FIVB riveda la decisione e paghi la tassa di prelievo applicabile come previsto.
Salvo diversa decisione della FIVB, una richiesta di revisione non può sospendere gli effetti della presente decisione.