MODENA – Da Pallavolo n. 16 del 26 aprile 1983 il racconto del successo della Teodora a firma di Dario Serapiglia.
———-
I più solerti a raggiungere il Palazzo dello Sport di Bologna sono i tifosi di Ravenna. Poi i reggiani, ma sono quasi la meta. Ed è immediatamente ostilità che, oltre ai motivi dello spareggio, sprigiona subito quello più sanguigno del derby. Un derby ormai tradizionale nella pallavolo femminile italiana.
Visconti e La Manna comandano i gioco. L’aria è carica di elettricità: preghiere, raccomandazioni, giaculatorie e scongiuri si susseguono.
Nonostante quattro battute sbagliate, la Nelsen fa più punti; la Teodora è disunita, mostra varchi nelle zone uno e cinque dove implacabile imperversa la Campbell; la Bigiarini rispetto al sabato precedente ha alzato le traiettorie: la Bonacini va a segno; la squadra di Ravenna non gioca alla sua altezza infrangendosi sui muri avversari, ciò nondimeno colleziona 12 punti.
Nel secondo set la Teodora registra la difesa. La Nelsen non passa più dal quattro; Filippini perde avanti quanto di buono riesce a fare dietro, ma la Monozzi non è certo il cambio ideale: la Benelli, intanto, cresce e smarca bene le sue compagne: è l’uno pari.
Nel terzo set sale in cattedra la Bojourina e per la Teodora è ancora più facile. La partita comunque è combattuta e piacevole: c’è da riconciliarsi con la pallavolo femminile. Le ragazze di Ravenna riescono a ripulire anche le palle sporche, mentre la Nelsen oltre al quattro soffre anche al centro. Nel quarto set, per la formazione romagnola, la strada appare subito in discesa. Anche la Bonacini, stremata, viene neutralizzata. La Teodora ora pone in vetrina la Bernardi al fianco della costante Bojourina.
La Nelsen cambia e prova dalla zona due dove sembra andar meglio, ma al termine è la difesa avversaria ad avere ancora ragione. Le ricezioni perfette fanno il resto per le combinazioni variate in attacco della Teodora che vince meritatamente con la citazione in blocco della squadra. Il complesso atletico della Nelsen, invece, non è apparso all’altezza della propria dirigenza: da salvare, forse, soltanto Bonacini, Dallari e Campbell.
E’ il tripudio, in campo due soli colori: giallo e rosso, due colori che quest’anno, nello sport, sembrano andare molto di moda .
ll verdetto
Teodora – Nelsen 3-1 (12-15, 15-8, 15-9, 15-8)
Arbitri: Visconti e La Manna
a sx: Un attacco di Stella Bonfirraro contro il muri di Flamigli e Tavolieri; a dx: Valeria Campbell supera al centro la Tavolieri
——
LE INTERVISTE
di Umberto Suprani
Guerra: “Dopo il 2° set non ho avuto più paura”
Lo scudetto il giorno dopo, con alle spalle gli “urrah” e le lacrime della sera prima. Guerra, l’allenatore di una Teodora che in tre campionato – cioè 67 partite – ha perso soltanto in tre occasioni:
“Questo Scudetto vale gli altri due messi insieme, per tantissimi motivi, fra cui quello di aver battuto per tre volte la Nelsen ed il cambiamento di sistema di gioco per la partenza della Bigiarini e l’arrivo della bulgara”
Quella partenza in folle… “La Nelsen nelle prime fasi ha sfruttato parecchio la Campbell in prima e ciò ci ha messo in difficolta; le ragazze si sono un po’ smarrite ma si sono riprese bene e già nel finale del set anno preso le misure, poi sono andate in crescendo pur dovendo schierare una Flamigni menomata da uno stiramento addominale”.
Quando hai pensato di aver vinto? “A partire dal secondo set non ho avuto paura, il nostro muro era l’arma vincente”.
Il dottor Vittorio Giuliani Ricci, presidente della società sponsorizzatrice, sugli spalti del Palasport Bolognese: a seguire l’impresa delle giallorosse, non nasconde la propria soddisfazione: “Meglio di cosi non si può. Sono state bravissime, è una soddisfazione che meritano”
La straniera “Zeza” Bojourina è l’immagine della felicita: “E il quarto scudetto che conquisto dopo i tre con il CSKA Sofia, ma nessuno di quelli ha avuto il sapore di questo. Da noi il pubblico, l’ambiente non è come quello ravennate – impagabile – ed italiano in generale. Ed inoltre l’abbiamo meritato per una lotta continua nell’arco di sei mesi. Sono contentissima; non avrei mai immaginato una serata simile”
Manuela Benelli è al suo primo scudetto da capitana e si cala nella parte: “La più grande soddisfazione della mia carriera, anche perché, se ce ne fosse stato ancora bisogno, abbiamo ribadito la nostra superiorità sulla Nelsen. Abbiamo sofferto nelle prime fasi, poi abbiamo preso il largo, sospinte anche dai nostri sostenitori”.
Fra cui, aggiungiamo, c’erano anche il sindaco, il vicesindaco, l’assessore allo sport e il presidente provinciale del Coni. Come dire, che a Ravenna la Teodora è proprio un fatto cittadino.
La Teodora campione d’Italia 1983. In piedi da sinistra: Benelli, Bojourina, Tavolieri, Prati, Pasi. In basso da sinistra: Flamigni, Bernardi, Vannucci, Longhi, Polmonari.
MANUELA BENELLI
E’ nata a Ravenna il 10/3/63; altezza m. 1.74, peso kg. 78. Gioca nel ruolo di palleggiatrice. In soli tre anni è balzata dalla B al vertice dell’A1.
TZVETANA BOJOURINA
E’ nata a Pernik (Bul) il 13/6/52; altezza m. 1.81, peso kg. 75. “Zeza” gioca universale. E’ al suo primo anno con i colori della squadra ravennate.
LILLY BERNARDI
E’ nata a Capodistria il 23/3/60; altezza 1.74, peso kg. 63. E’ considerata il miglior centro della pallavolo femminile italiana.
NADIA TAVOLIERI
E’ nata a Bagnacavallo il 20/11/59. Con i suoi m. 1.84 è la torre della Teodora, peso kg. 74. Utilissima a muro, è impiegata nel ruolo di centro.
PATRIZIA PRATI
E’ nata a Ravenna il 7/11/58; altezza m. 1.80, peso kg. 75. Gioca nel ruolo di schiacciatrice al posto quattro, è una giocatrice di rara potenza.
CINZIA FLAMIGNI
E’ nata a Forli il 3/8/60; altezza m. 1.72, kg. 58. Giocatrice estremamente eclettica, è impiegata nel ruolo di universale, un vero talento.
MARIELLA POLMONARI
E’ nata ad Argenta (Ferrara); altezza m. 1.72, peso kg. 58. Degna sostituta delle compagne, viene impiegata nel ruolo di universale.
CARLA VANNUCCI
E’ nata a Ravenna Il 10/5/59: altezza m. 1.72, peso kg. 66. Da universale, viene ora impiegata anche nel ruolo di palleggiatrice.
ROSSANA PASI
E’ nata a Bagnacavallo l’1/10/64; altezza m. 1.74, peso kg. 64. E’ al suo secondo anno a Ravenna nel ruolo di schiacciatrice.
ALESSANDRA LONGHI
E’ nata il 23/12/63; altezza m. 1.68, kg. 60. E’ giunta quest’anno in prima squadra dal vivaio della serie C. Schiacciatrice.