L’ufficialità della non ha scosso più di tanto gli organizzatori dello slam londinese, i quali sono coperti da un’assicurazione milionaria. L’All England Club fin dal 2003 ha fatto inserire nella propria polizza assicurativa una clausola contro la cancellazione dell’evento (allora tale scelta fu motivata dal diffondersi della Sars – ndr).
Essendo la cancellazione motivata dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione globale del , nelle tasche degli organizzatori dello slam londinese entreranno 100 milioni di euro.
Ad ogni modo per gli appassionati di tennis sarà comunque dura digerire la cancellazione di uno degli slam più seguiti e popolari.
Wimbledon è l’unico slam ad avere un’assicurazione contro la cancellazione
Richard Lewis, direttore generale dell’All England Club, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Times in cui afferma: “Naturalmente siamo fortunati ad avere un’assicurazione che ci aiuterà a risolvere tutti i problemi. Wimbledon è l’unico Slam ad avere una simile clausola nel contratto assicurativo contro la cancellazione”.
La clausola costa agli organizzatori 1,6 milioni di euro all’anno e coprirà parzialmente i possibili ricavi ottenuti da una manifestazione del genere, infatti di solito i ricavi totali del torneo di Wimbledon ammontano a 260 milioni di euro (da sottolineare che 50 milioni di euro vanno via per le spese organizzative – ndr).