In un comunicato, gli organizzatori degli US Open hanno fatto il punto della situazione, confermando al momento date e sede previste originariamente: “Viviamo tutto in rapida evoluzione, valutiamo anche la soluzione a porte chiuse, ma l’obiettivo è che si svolga il torneo in modo regolare”. Una decisione sarà presa nell’arco di 6-8 settimane
Gli Us Open 2020 restano confermati dal 24 agosto al 13 settembre e si svolgeranno a New York e se possibile a porte aperte, nonostante l’emergenza coronavirus. Questo è lo scenario prefigurato dall’USTA, la federtennis statunitense in una nota pubblicata sul sito ufficiale del torneo. Gli organizzatori stanno lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie e con tutte le parti in causa per delineare i cambiamenti e arrivare ad una decisione definitiva a metà giugno. Al momento nella sola città di New York sono 172mila i casi confermati da Covid-19, con oltre 13mila decessi: la forbice si allarga ulteriormente nello Stato, dove si contano 313mila casi e quasi 19mila morti. “Il nostro piano è di disputare gli Us Open nelle date previste a New York e con la presenza del pubblico – si legge nel comunicato – ad ogni modo riconosciamo che a causa della pandemia da Covid-19 il contesto può cambiare anche molto rapidamente e per questo stiamo valutando anche altre ipotesi, inclusa quella delle porte chiuse. Siamo in continuo contatto con lo Stato di New York e con le autorità ed ogni settimana ci confrontiamo con il nostro comitato medico per apprendere nuove informazioni e capire come gestire al meglio questa situazione. Abbiamo intenzione di prendere ulteriori decisioni sullo svolgimento del torneo in un periodo compreso tra le prossime sei-otto settimane (metà giugno) e continueremo a mantenere tutti aggiornati”. Nelle ultime settimane era stata ventilata l’ipotesi di uno spostamento del quarto Slam della stagione (ma nel 2020 dovrebbe essere il secondo, visto il rinvio del Roland Garros e la cancellazione di Wimbledon) a Indian Wells.