ROMA – La storia del giorno di New York è quella di Jennifer Brady. Che è diventata la prima ex tennista del college a raggiungere i quarti di finale del singolare femminile degli US Open dopo Gigi Fernandez (Clemson) nel 1994. Jennifer ha giocato due stagioni all’UCLA, dal 2013 al 2015, guadagnando due onorificenze all’All-America e contribuendo a guidare i Bruins al campionato a squadre NCAA 2014. Dopo quegli exploit sembrava potesse scrivere pagine di storie anche nel circuito Wta, ma le cose hanno rallentato. Fino a oggi: il suo rientro post pandemia è stato travolgente, con l’approdo ai quarti dopo aver battuto la tedesca Kerber 6-1, 6-4. “Non avevo la fiducia nel mio gioco e la fiducia in me stessa, o un piano vero per diventare un professionista, andare all’UCLA è stata probabilmente una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Stella Sampras Webster, capo allenatore di tennis femminile, e Rance Brown, allenatore, mi hanno aiutato a maturare in campo e fuori dal campo e mi hanno aiutato crescere come persona e assumermi la responsabilità di me stesso e delle mie azioni”.
Ma quei successi universitari sono stati difficili da replicare. Per tutto il 2018 e gran parte del 2019, Brady è rimasta fuori dalla Top 80, ed è persino scesa fuori dalla Top 100 la scorsa stagione. Non che le mancasse il talento, era solo che il processo di formazione non era ancora completo: doveva perfezionare la forma fisica e rafforzare l’autostima.
Occorreva un altro atto di coraggio, dopo aver lasciato la nativa Pennsylvania per la California: muoveri fuori dagli Stati Uniti. “Così ho contattato Michael Geserer e il fisioterapista Daniel Pohl”. Tedeschi che vivono e lavorano in Germania. Geserer è stato il coach di Julia Goerges. “Così, io, una casalinga, sono uscita dalla mia zona di comfort e sono andata in Germania: non conoscevo nessuno, non parlavo la lingua e non mi sono portata neppure un cappotto per l’inverno”. L’investimento ha dato i suoi frutti, e lo conferma lo stesso coach tedesco: “Jennifer ha fatto un ottimo lavoro, decidendo che vuole un cambiamento, per vedere cosa c’è in lei. Ora sta scoprendo chi è”. Nei quarti l’outsider americana attende la kazaka Putintseva.