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Stan Wawrinka pessimista sulla ripresa del tennis: “Il tennis sarà l’ultima tappa. Il Roland Garros, ad esempio, non è organizzato da cinquanta persone. Anche se si gioca senza pubblico, ci sono moltissimi attori coinvolti”

“È dura immaginare di poterne uscire in fretta. Il tennis è uno degli sport più complicati da gestire in rapporto al coronavirus”. Intervistato dall’Equipe, Stan Wawrinka ha espresso tutta la sua preoccupazione su una ripresa nel 2020: “Non solo si devono riaprire le frontiere, ma devono anche tornare ad essere permessi i viaggi e gli assembramenti di persone. Il tennis sarà l’ultima tappa. Il Roland Garros, ad esempio, non è organizzato da cinquanta persone. Anche se si gioca senza pubblico, ci sono moltissimi attori coinvolti. Tutto è possibile, ma può darsi che non si giochi più del tutto quest’anno”.

“È importante sostenere i giocatori in difficoltà. Se il tennis esiste è grazie a tutti, non solo ai migliori”.

Stan ha commentato anche i temi caldi di queste settimane, come la fusione tra ATP e WTA auspicata da Roger Federer: “Quando lui si esprime, le cose si muovono molto più in fretta. Con una buona formula, può essere un passo molto interessante per il mondo del tennis”.

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