In questa folle anno della stagione post-pandemica, la stagione europea su terra si è spostata da maggio e giugno a settembre e ottobre. Non appena gli US Open finiranno, l’attenzione si concentrerà sulla terra europea, con i primi tre tornei che si disputeranno quattro mesi dopo la data prevista.
E’ improbabile che tutti i tennisti possano giocare ogni settimana, ma l’intenzione degli organizzatori è quella di organizzare gli eventi nel modo più normale possibile e con una minima presenza di pubblico sugli spalti.
Non si sa ancora quanti, ma le tre organizzazioni prevedono che l’evoluzione della situazione pandemica nei rispettivi paesi sarà favorevole a un numero limitato di spettatori sarà possibile inserire negli stadi, nel rispetto della distanza sociale.
Neanche la presenza di giornalisti, ballboys e giudici di linea è esclusa, a differenza di quanto accadrà agli US Open.