Rafael Nadal ha parlato della ripresa del tennis e del coronavirus: “A Maiorca, e più in generale nelle Baleari, la situazione è stata per fortuna un po’ meno grave che altrove. Come tutti sono però stato due mesi a casa, prima che le misure venissero allentate. Da una settimana ho poi ripreso ad allenarmi – prosegue il Re della terra rossa – ma in maniera graduale e progressiva: uno o due giorni, non di più, non avrebbe senso forzare i tempi non sapendo quello che accadrà”.
“La situazione è complicata per tutti, è molto triste ma bisogna cercare di rimanere positivi e guardare avanti ponendosi comunque degli obiettivi.”
Nadal ha anche colto l’occasione per esprimere alcuni dubbi riguardanti la ripresa delle competizioni. Secondo il tennista spagnolo infatti, “l’obiettivo è quello di essere pronti quando torneremo a giocare, ma realisticamente non penso succederà in tempi brevi, il nostro è uno sport molto complicato in questa situazione, gli spostamenti sono infatti un impedimento non da poco”.
In merito alla possibilità di una ripresa a porte chiuse, il maiorchino si è invece allineato allo scetticismo già espresso da Roger Federer: “Se mi chiedete se mi piace l’idea, la risposta è no, in maniera categorica, il pubblico è una componente fondamentale del tennis. Poi il calcio è ripartito senza spettatori, quindi giocare si può, dovremo però attenerci alle raccomandazioni degli specialisti”.