Queste le parole di Matteo Berrettini dopo la sconfitta subita contro Andrey Rublev agli ottavi di finale degli Us Open.
Qualche istante dopo la fine della partita c’è stato qualcosa che ti ha turbato. Cosa è successo prima che arrivassi alla rete?
“C’era un ragazzo che stava sostenendo Andrey. Si è comportato bene per tutta la partita. Alla fine della partita non so perché mi ha detto “forza”. Non c’era bisogno di farlo, di dirlo, perché non ho detto niente durante l’incontro. Io e Andrey siamo davvero in ottimi rapporti.
Non mi piaceva aver perso, quindi ero turbato anche per la mia sconfitta. Non capisco perché l’abbia detto in italiano. Non c’era bisogno di combattere, niente. Niente. Non capivo quella parola perchè era stata detta”.
In particolare, in cosa pensi che Andrey sia migliorato rispetto all’anno scorso?
“Penso in tante cose. sicuramente sta servendo meglio. Il suo diritto e il rovescio sono più pesanti.
Oggi è stato migliore di me.
Purtroppo le mie armi non hanno funzionato abbastanza bene, mentre le sue hanno funzionato meglio: non sono riuscito ad ottenere abbastanza punti diretti con il servizio e con il diritto. Lui ha giocato meglio di me oggi, mi sento di dirgli bravo, e per quel che mi riguarda bisogna imparare da partite come questa e continuare a crescere.
Soprattutto senza i tre grandi a New York, quanto è grande la minaccia Andrey?
” Penso proprio che tutti possano vincere il torneo. Ho visto ora che Daniil sta giocando. Avanti di due set. Se vincerà, sarà un quarto di finale difficile.
Ho visto Thiem giocare contro Felix. Stava anche lui bene.
Ci sono molti giocatori che stanno giocando davvero bene. Non so chi vincerà. Andrey di sicuro ha molte possibilità di vittoria”.