
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Djokovic è stato consigliato da Bryant nel suo modo di accettare un fisico che modificava il suo modo di giocare. Una questione cara a Kobe, che dopo aver dominato atleticamente il Gioco nei primi anni della carriera, aveva perfezionato uno stile che gli avrebbe consentito di eccellere fino ai 38 anni. “Mi ha dato consigli importanti, mi ha fatto capire che dovevo continuare a credere in me stesso e nel processo che mi avrebbe fatto ritornare dove volevo essere”, le parole di Nole
Kyrgios, omaggio a Kobe: lacrime e maglia n° 8