Cancellato il primo Masters 1000 della stagione, Indian Wells non si disputerà a causa dell’emergenza Coronavirus. Il direttore del torneo Tommy Haas: “Grande delusione, ma la sicurezza e la salute restano la nostra priorità. Lavoriamo per riprogrammare il torneo in un’altra data”
Il torneo di tennis di Indian Wells in programma da oggi in California è stato cancellato a causa dell’epidemia del nuovo coronavirus. Nella notte italiana è arrivata infatti la comunicazione da parte degli organizzatori del torneo che il primo Masters 1000 della stagione, Indian Wells appunto, non si disputerà a causa di ragioni di sicurezza. La decisione è stata presa dopo che “il dipartimento di sanità pubblica della contea di Riverside ha dichiarato un’emergenza di salute pubblica per la Coachella Valley dopo un caso confermato di coronavirus Covid-19 a livello locale“, si legge in un comunicato diramato dagli organizzatori del torneo. “Al momento, è un rischio troppo grande per la salute pubblica della contea di Riverside tenere un raduno di queste dimensioni”, prosegue la nota. A commentare la decisione arrivano le parole di Tommy Haas, ex giocatore e direttore del torneo: “Siamo molto delusi dal fatto che il torneo non si disputerà, ma la sicurezza e la salute della comunità locale, dei tifosi, dei giocatori, dei volontari, degli sponsor e di tutte le persone coinvolte nell’evento sono di primaria importanza. Siamo pronti a riprogrammare il torneo in un’altra data e stiamo vagliando varie opzioni”, ha spiegato subito dopo l’ufficialità della decisione.
Nadal: “Molto triste tutto quello che sta succedendo”
Tra i tanti commenti subito dopo la cancellazione di Indian Wells c’è anche quello di Rafa Nadal: “Probabilmente avete sentito tutti la notizia. Indian Wells è cancellato. Siamo qui e stiamo ancora decidendo che cosa fare. È molto triste tutto quello che sta succedendo in giro per il mondo a causa di questa situazione. Speriamo che arrivino presto soluzioni dalle autorità. State bene e in salute”, ha scritto il tennista spagnolo su Twitter.