Slitta nuovamente il ritorno in campo di Andy Murray, che dopo ATP Cup e Australian Open non giocherà nemmeno a febbraio i tornei di Montpellier e Rotterdam a causa di un’infiammazione all’area pelvica: “Non voglio affrettare il mio ritorno in campo, tornerò solo quando sarò al 100%”
Non sembra avere fine il calvario di Andy Murray, che ha annunciato il suo ritiro dai tornei di Montpellier e Rotterdam, in programma dal 3 febbraio. Lo scozzese, costretto a dare forfait ad ATP Cup e Australian Open a causa di un riacutizzarsi dei cronici problemi all’anca, soffre infatti di un’infiammazione all’area pelvica che gli impedisce di allenarsi regolarmente. “C’è un’infiammazione a un osso nell’area pelvica che tarda a guarire, per cui non potrò giocare a Montpellier e Rotterda – ha detto Murray attraverso un breve comunicato -. Non voglio affrettare niente e non mi pongo una timeline per il mio recupero. Ascolterò il mio corpo e tornerò in campo solo quando sarò al 100%“. L’annuncio arriva a un anno esatto dalla drammatica conferenza stampa di Melbourne, in cui il 32enne scozzese annunciava che gli Australian Open 2019 sarebbe stato l’ultimo torneo a cui avrebbe partecipato. Da quel giorno, Murray è stato operato nuovamente all’anca (con inserzione di una protesi), è tornato a giocare e a vincere, con il trionfo dello scorso ottobre ad Anversa che gli ha permesso di vincere anche il premio di “Comeback of the year” dell’ATP. L’ultima apparizione del due volte campione di Wimbledon risale a novembre in Coppa Davis. A questo punto il suo ritorno potrebbe avvenire a fine febbraio sul cemento di Dubai, oppure a marzo tra Acapulco e i tornei di avvicinamento ai Masters americani. Anche se non è escluso un rinvio in primavera, per poter rientrare sulla terra battuta.