Andrea Pellegrino è stato ospite di Luca Fiorino, telecronista di SuperTennis TV, nel podcast “Tennis ai tempi del Coronavirus”: il tennista di Bisceglie, classe 1997 e n.341 della classifica ATP in singolare, ha trattato numerosi argomenti, dagli obiettivi a lungo termine alle difficoltà nate dalla sosta improvvisa, passando per gli aneddoti più divertenti della sua giovane carriera fino ad arrivare agli ottimi rapporti con gli altri giocatori italiani.
La sosta per Coronavirus e le motivazioni: “E’ la parte più difficile. Se sei abituato a giocare a tennis tutti i giorni e a viaggiare tutte le settimane, una pausa improvvisa può pesare. Saranno 3-4 mesi senza tennis, penso sia la cosa più complicata: sarà fondamentale cercare di tenersi in forma dal punto di vista fisico, mentre per la parte tennistica ci sarà tempo non appena i circoli riapriranno. Non penso si ripartirà il 13 luglio, credo dunque avremo 1-2 mesi di tempo per fare una nuova preparazione. Nessuno sarà svantaggiato, tutti partiremo dallo stesso punto: chi riuscirà ad adattarsi meglio farà risultati maggiori, ma non penso ci saranno risultati straordinari o diversi dal solito“.
Gli obiettivi: “Ad inizio anno non mi ero posto obiettivi di ranking. L’obiettivo è quello di entrare nei primi 240 del mondo per giocare le qualificazioni dei tornei dello Slam, soprattutto perché con quei montepremi è possibile finanziare gran parte della stagione“.
Il rapporto con i tennisti italiani: “Penso che io sia apprezzato dagli altri giocatori perché per diversi anni mi sono divertito parecchio e ho frequentato diversi locali: insieme a loro, infatti, ho passato tante serate insieme“.
La vita del tennista: “Nel tennis si fanno tanti sacrifici, si viaggia tanto: se non ti piace questa vita, è difficile fare le stesse cose per un anno intero. E’ uno sport che costringe a non uscire sempre con gli amici, ad evitare le vacanze estive. Ci sono molti esempi di ragazzi che, a lungo termine, si sono rivelati poco appassionati e hanno deciso di mollare l’attività“.
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