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Volkswagen Arteon Shooting Brake, quante novità con il restyling

Dalla berlina a un’anima più sportiva: Volkswagen Arteon Shooting Brake attira le attenzioni su di sè con il restyling di metà carriera. In un segmento D che non manca di una valida alternativa per capacità di carico, come Passat Variant, Arteon Shooting Brake avvicina il tema da una prospettiva diversa.

Un turismo di livello, con bagagli al seguito (565 lt alla cappelliera) per tutta la famiglia, curando sempre l’impatto estetico. Il risultato è pregevole, sebbene siano anche altre interpretazioni sul mercato station a segnalarsi per eleganza e dinamismo.

Diversa da Arteon berlina lo è non solo per l’evidente coda allungata e portellone verticale, ma anche per un leggero incremento dell’altezza complessiva, 19 mm per un dato di 1,44 metri, a raccontare come e dove cambi la linea della matita: montante centrale, da lì proseguendo in coda.

ADAS, fari intelligenti e Travel Assist

Il restyling 2021 lancia il frontale con led integrato nella calandra, i fari IQ. Light intelligenti, perché non solo adattivi nel fascio luminoso ma di tipo predittivo, “guidati” dalle informazioni della camera frontale degli Adas.

Assistenza alla guida altro punto caldo dell’aggiornamento Volkswagen Arteon, per l’arrivo del Travel Assist operativo fino ai 210 km/h, in grado di regolare la velocità e correggere la traiettoria in base alle condizioni di traffico. Opera in modo anticipato, prevedendo il percorso, grazie alle informazioni sulla tipologia di strada in arrivo, indicazioni ottenute dal navigatore connesso.

Infotainment connesso

A bordo salgono i servizi connessi Volkswagen We Connect, parte di un infotainment MIB3 sviluppato nella forma di uno schermo da 9,2 pollici con navigatore, comandi vocali a riconoscere istruzioni con linguaggio naturale, App Connect wireless su interfaccia Apple CarPlay e Android Auto. C’è altro, ancora, di Volkswagen Arteon restyling 2021. La possibilità di usare lo smartphone come Mobile Key, inserti in legno di eucalipto o metallo all’interno, un volante con tasti touch, un audio premium harman/kardon da 700 watt a richiesta.

Le nuove motorizzazioni

Soprattutto ci sono motorizzazioni nuove. Si parte dalla sportività Arteon R, in entrambe le forme di carrozzeria. Un , trazione 4Motion con ripartizione attiva della coppia tra anteriore e posteriore e tra le stesse ruote al retrotreno. R riconoscibile esternamente per il badge e i cerchi da 20 pollici, all’interno per i sedili sportivi.

Sviluppa l’estremo opposto, della massima efficienza, Arteon eHybrid, ibrida plug-in – anche qui sia berlina che shooting brake – da 218 cavalli di sistema e motore termico 1.4 litri turbo benzina, abbinato al cambio DSG 6 marce. Schema noto in casa Volkswagen, completato dal motore elettrico da 115 cavalli. Avvio sempre in elettrico, eMode da oltre 50 km di percorrenza a zero emissioni e velocità limitata a 140 km/h.

Sfogliando la margherita delle motorizzazioni, ecco ancora il 2.0 TSI 190 cavalli, evoluto per l’adozione di una fase di aspirazione abbreviata, grazie alla quale la miscela aria-benzina risulta meno compressa e con temperatura inferiore; i tecnici così sono riusciti a incrementare il rapporto di compressione fino a 12,2:1 ottenendo migliori valori su emissioni di Co2 e consumi.

Detto del 2.0 280 cavalli intermedio prima del TSI di Arteon R, non restano esclusi i diesel, un must per una stradista come la gamma Arteon si candida a essere. Entrambi i 2.0 TDI sono i moderni Twin Dosing lanciati con Golf 8, caratterizzati da due catalizzatori SCR e una duplice iniezione di additivo AdBlue, grazie alla quale gli NOx risultano inferiori dell’80% rispetto al 2.0 TDI di precedente generazione. Potenze di 150 e 200 cavalli a listino dal prossimo autunno.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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