ROMA – “Data la situazione ideale, non sarebbe il modo migliore per smettere. In questo 2020 potremmo anche non correre, per cui sarebbe più corretto fare una stagione e magari smettere alla fine della prossima, quindi spero di continuare anche nel 2021”. La situazione di incertezza legata all’emergenza coronavirus mette in difficoltà anche Valentino , che sperava di poter valutare il proprio futuro in in base alle prestazioni in pista sulla sua Yamaha, ma che a causa dei continui rinvii dell’inizio del Motomondiale dovrà probabilmente decidere a scatola chiusa. Il pilota italiano analizza anche gli scenari per riprendere la stagione e far sì che si possa assegnare regolarmente il titolo: “L’ideale sarebbe cominciare ad agosto o settembre e provare a fare 10-12 gare nei circuiti migliori e dove ci sono le condizioni migliori. Spero però non si facciano più gare nello stesso circuito e non mi piace nemmeno l’idea di fare due gare nello stesso weekend come in Superbike. Porte chiuse? Sarebbe un peccato perché corriamo per i tifosi ma meglio a porte chiuse che non correre affatto”.
Decisione complicata
Il “Dottore”, però, ammette nel corso di una chat interna al team Yamaha di trovarsi in una situazione complicata, visto che a causa della pandemia globale probabilmente sarà chiamato a prendere una decisione definitiva sul proprio futuro prima di tornare a gareggiare: “Sono in una situazione difficile. La mia prima opzione è provare a continuare, la motivazione c’è, ma è importante capire il mio livello di competitività. Avrei bisogno di tempo per decidere, 5-6 gare per capire se posso andare ancora forte, ma il problema è che non si corre e penso che dovrò decidere prima che si possa farlo. Nello scenario più ottimista si potrebbe tornare in pista ad agosto-settembre ma devo decidere prima. Vorrei continuare ma dovrò prendere una decisione senza fare alcuna gara”.