Quando si sale in sella alla BMW R 18 i passeggeri dovrebbero essere avvisati: allacciate le cinture. Ecco la nostra prima impressione dopo aver provato nei dintorni di Monaco, sede del marchio, la nuova cruiser bavarese. Sesta marcia, circa 90 km/h, il motore pulsa timidamente appena sotto i 2.000 giri. Sotto, tra le cosce, la BMW R 18, una bestia di quasi 350 kg che fila come un fuso, impossibile scomporla. Una situazione di pace e serenità. Ma basta un tocco per alterare questa quiete: piccola rotazione del gas e da timido compagnone, il giunonico boxer si trasforma in un mastino affamato.
Il design
Nera, bassa e lunga, la BMW R 18 è un capolavoro di manifattura. Ingegneri e designer hanno lavorato a braccetto migliaia di ore per pescare a piene mani dalla tradizione e il risultato è notevole. La R 18 cattura sguardi, è curatissima in ogni dettaglio, nulla è lasciato al caso. La chicca è l’albero della trasmissione cardanica scoperto, come le moto degli anni 30. VOTO 9
La tecnica
La BMW R 18 è capace di nascondere tecnologie modernissime sotto un look classico, immortale, a partire dal giunonico Big Boxer di 1.802 cc. I numeri raccontano di 91 CV, ma ben più importante è il dato relativo alla coppia massima: 158 Nm erogati a 3.000 giri, anche se tra i 2 e i 4.000 giri ce ne sono sempre oltre 150. Telaio in tubi di acciaio (somiglia a una culla sdoppiata), forcellone che ricorda la tecnologia hardtail (ossia senza ammortizzatori: in realtà la corsa della ruota è di 90 mm grazie a un monoammortizzatore sapientemente nascosto) che tanto piace agli amanti del genere, forcella con copristeli; sono tanti gli elementi che richiamano senza mezzi termini la R5 del 1936. Di serie ci sono anche tre Riding Mode(Rain, Roll e Rock), ASC (controllo di trazione) e MSR (controllo del freno motore), optional la retromarcia, l’Hill start control (partenze in salita) e il cruise control. VOTO 8
Comfort
A bordo si viene accolti da un ambiente opulento. La sella è ben imbottita e molto bassa da terra (69 cm), che aiuta non poco a gestire gli oltre 340 kg della BMW R 18 (con il pieno). Il manubrio permette alla schiena di stare eretta ed è molto largo, per direzionare a dovere l’imponente avantreno. Non è una moto per tutti: il peso, nelle manovre a motore spento e a bassa velocità, si sente, anche se ben centrato e abbassato. Le pedane sono centrali, ma un po’ nascoste dalle mastodontiche teste dei cilindri. VOTO 7
Come si guida
Il bastardo del meteo non ha dato tregua al nostro test (pioggia e 10 gradi), ma abbiamo comunque potuto apprezzare l’incredibile Big Boxer della R 18, vero protagonista. Si fa condurre al guinzaglio senza fare un plissé. Non vibra, non scalpita (solo da fermi) e non pistona, e anche sotto i 1.300 giri riprende con livore senza fare domande. Sornione (ma sempre presente) sotto i 2.000 giri, oltre tale soglia la spinta aumenta inesorabilmente, senza particolari picchi o incertezze, fino a poco prima dei 5.000 giri. Oltre è meglio non spingersi, le vibrazioni si fanno insistenti e la sua energia si affievolisce. Come tutte le maxi cruiser richiede tempo per raccordare le traiettorie, non divora i tornanti come una sportiva. L’avantreno è leggero tra le mani ma si percepisce la massa del motore, come se sotto al manubrio fosse appesa un’incudine. Ecco cosa fare: impostate la traiettoria con un po’ di anticipo, tenete il piede pronto sul freno posteriore, aspettate qualche attimo e godete della sua stabilità e potenza in uscita di curva. Guidata così, ciondolando da una curva all’altra senza forzare, ha un gusto tutto suo. VOTO 8,5
Il prezzo
Considerato ciò che offre, la R 18 non costa nemmeno poi tanto: si parte da 22.990 euro. La lista degli optional è praticamente infinita e permette di cucirsi addosso la moto in maniera quasi sartoriale. Ma, ovviamente, il prezzo sale…VOTO 7,5
Le nostre conclusioni
Con questa moto BMW non ha sbagliato una virgola. Chi è attratto da questo genere vuole emozioni, qualità costruttiva, storia, ed è disposto anche a spendere cifre importanti. E alla R 18 non manca nulla. Basterà per conquistare i cuori a stelle e strisce? A dirlo sarà il mercato. È vero, potrebbe proteggere meglio in autostrada e il cruise control potrebbe essere montato già di serie. Ma chissà che a Monaco non abbiano in mente qualcosa…VOTO FINALE 8