Si fanno sempre più fitte, di giorno in giorno, le schiere della tecnologia “full electric” che ormai non è più considerata un “fenomeno di nicchia”. La sua crescita è merito di una maggiore fruibilità, tanto da riuscire a imporsi come valida alternativa anche nel segmento delle monovolume. La nuova Zafira-e Life, variante completamente elettrica dell’ammiraglia Zafira Life, offre fino a nove posti a bordo, ed è disponibile in tre differenti lunghezze: Small (4,60 metri), Medium (4,95 metri) e Large (5,30 metri).
Per una Zafira-e Life M Business 50kWh, il prezzo di listino in Italia è di 49.910 euro, che diventano 31.678 grazie all’ecobonus statale e agli incentivi Opel (validi in caso di rottamazione di un veicolo inquinante). L’abbiamo testata, per un primo assaggio, dallo stabilimento Opel di Rüsselsheim, in Germania, lungo le strade nei dintorni di Wiesbaden e Francoforte.
Qual è il suo pubblico?
Il target di riferimento di questa tedesca non è difficile da identificare. La “lounge su ruote” targata Opel dovrebbe essere intercettata facilmente dai radar di quella fascia di utenza, privata e non (in particolare alberghi e società che offrono servizi turistici e di navetta), in cerca di spazio e comodità, ma anche di soluzioni “green” ed eco-compatibili. Ai noti vantaggi fiscali e di circolazione nelle ZTL, la Zafira-e Life aggiunge la possibilità di entrare nei garage sotterranei (l’altezza, per la maggior parte delle versioni, non supera la fatidica soglia del metro e novanta), oltre a quella di montare un gancio di traino con una portata massima di 1.000 kg.
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Motore elettrico
La power unit che alimenta la monovolume (unica scelta disponibile) sviluppa una potenza massima di 100 kW (136 CV) e 260 Nm di coppia. La velocità di punta, controllata elettronicamente, è di 130 km/h. Diverse, invece, sono le scelte per quanto riguarda il pacco batterie agli ioni di litio: sotto al vano di carico possono trovare spazio 18 moduli da 50 kWh, oppure 27 moduli da 75 kWh, in base alle esigenze. La prima soluzione, secondo Opel, garantisce una percorrenza di 230 km (nel ciclo misto WLTP), la seconda di 330. Punto nodale per chi sceglie un’auto elettrica, però, oltre all’autonomia sono anche i tempi di ricarica: utilizzando una stazione da 100 kW di potenza in corrente continua (CC), sono necessari circa 30 minuti affinché la batteria da 50 kWh raggiunga l’80% dello stato di carica (45 minuti, per la batteria da 75 kWh). Non manca, a bordo, un sistema di frenata rigenerativa, che aumenta l’efficienza della durata della ricarica anche durante la guida, recuperando l’energia prodotta in frenata o in fase di decelerazione. A seconda del mercato e dell’infrastruttura, Opel Zafira-e Life è dotata di caricabatterie di bordo da 11 kW trifase (in optional) o monofase da 7,4 kW di serie. Sulla batteria viene offerta una garanzia di otto anni o 160.000 km.
Sicurezza al primo posto
Tra le dotazioni di bordo, spiccano l’head-up display a colori (con indicazioni sulla velocità, sulla distanza dal veicolo precedente e sulla navigazione), e sistemi di assistenza alla guida come l’avviso di collisione frontale e la telecamera posteriore. L’immagine generata da quest’ultima appare sullo specchio interno o sullo schermo touch da 7 pollici, quest’ultimo con una visibilità a 180 gradi dall’alto. Inoltre, assistente di corsia e avviso di stanchezza allertano i conducenti se hanno trascorso troppo tempo al volante e hanno bisogno di una pausa. Grazie a “OpelConnect”, il sistema di navigazione di bordo, include informazioni sul traffico in tempo reale per la situazione aggiornata delle strade.
Come si guida la nuova Zafira-e Life
A bordo la sensazione di comfort è quella che ci si aspetta da un’auto che fa dell’abitabilità la sua cifra stilistica: ergonomia di guida e comodità della seduta (di buona qualità la pelle utilizzata per i sedili), garantiscono lunghe percorrenze senza patemi. Razionale e ben leggibile la strumentazione, dal piacevole accento tech, che permette di monitorare tutti i parametri più importanti, compreso livello di carica delle batterie, autonomia e modalità di guida utilizzata. Quest’ultime sono 3, Normal, Eco e Power, e si selezionano attraverso un comodo comando, ben posizionato e facile da raggiungere, proprio a destra della levetta del cambio automatico (con le classiche opzioni drive, retromarcia e parcheggio). Normal regala già una progressione più che adeguata, e adatta alla maggior parte delle condizioni di utilizzo; con Power aumenta la vivacità del motore (opzione che potrebbe rivelarsi particolarmente apprezzabile soprattutto “a pieno carico”), mentre Eco, come facilmente intuibile, privilegia una conduzione a basso consumo di energia, rispetto alle prestazioni.
Da un punto di vista dinamico, il collocamento delle batterie sotto al vano di carico abbassa il baricentro e rende l’auto piuttosto stabile. La posizione di guida rialzata garantisce un’elevata facilità di controllo e agevola non poco le azioni di manovra, rendendo ancor più gestibili gli ingombri del mezzo; ben assecondata da un raggio di sterzata più che adeguato. Buona l’agilità in ogni frangente. L’auto affronta bene le curve con un limitato rollio laterale e una rigorosa direzionalità, e per chi non ama la sensazione di eccessiva “scorrevolezza” (che in genere caratterizza i propulsori elettrici), selezionando il massimo recupero di energia prodotta in frenata o in fase di decelerazione, si ottiene un discreto effetto “freno motore” che aumenta il feeling di guida e la sensazione di controllo.
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