ROMA – Continua la quarantena a Dubai di Jorge Lorenzo, che è stato raggiunto telefonicamente da El Partidazo di COPE e Radio MARCA. “La gente è a casa ma non è forte come in Italia e in Spagna. Sono abituato a stare molto dentro la mia abitazione, ma ovviamente non è mai successo prima. Non è facile ma cerco di pensare positivo e approfitto per allenarmi“, ha spiegato il maiorchino. Durante l’intervista Lorenzo ha ripercorso la sua carriera: “La vita di un pilota è intensa, in senso positivo. Quando vinci ti senti come il re del mondo per alcune ore, ma ha anche il suo lato negativo: la pressione di ogni giorno. Ora non la vivo più e assorbo il lato positivo di essere un pilota: guidare una MotoGP senza pressione, ma solo con la mia meccanica, e quindi posso fare ciò che voglio davvero”. Lo spagnolo torna anche sul suo addio alle corse: “Chi ha detto che avevo paura? Ho sempre avuto molto rispetto per le moto, ma da lì ad avere paura ce ne passa. All’età di 32 anni, le circostanze mi hanno portato a prendere quella decisione. Un ritorno? Mi mancherà sempre la sensazione di vincere e di competere, ma nella vita non si può avere tutto. Attualmente non penso a tornare in sella come primo pilota”. Ma poi spiega il motivo per il quale non ha una moto: “Non ce l’ho perché non so se saprei andare piano, non sono mai stato lento su una moto. Ho preso la patente all’età di 23 anni perché ero il campione del mondo 250 e MotoGP senza averla”. Infine Lorenzo lancia i suoi complimenti al connazionale Fernando Alonso:” È un fenomeno, l’ho sempre ammirato molto. Non siamo stati molto intimi ma sarà sempre il più grande in Spagna per la Formula 1: è un orgoglio per gli spagnoli”.
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MotoGp, Lorenzo sicuro: “Non ho una moto perché non saprei andarci piano”
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