ROMA – Il pilota della Suzuki Joan Mir, che ha debuttato quest’anno in MotoGp, non invidia nulla al suo collega Fabio Quartararo, pure esordiente in classe regina, ma protagonista di una stagione incredibile rispetto alle aspettative. Eppure Mir, non si ritiene da meno del suo collega: “In passato non è mai stato un mio punto di riferimento e anzi, ai tempi della Moto3 stavo sempre davanti a lui – afferma – è solo il secondo anno che ha buoni risultati, non credo sia più forte di me“.
Autocritica sul 2019
Mir, comunque, ammette che nel 2019 avrebbe potuto fare di più e che la colpa dei suoi risultati è attribuibile solo a lui stesso: “l’autocritica è importante per un pilota, non si può mentire a se stessi, anche perché i dati della telemetria parlano chiaro. Molte delle cose negative che mi sono successe dipendono da me, mi prendo le mie responsabilità” sostiene lo spagnolo.