ABU DHABI – “C’è da aspettarsi una gara molto interessante a livello tattico, soprattutto al via, dato che i primi tre partiranno su medium e dietro di loro ci saranno alcune monoposto molto veloci su soft“. Mario Isola, responsabile F.1 e Car Racing della Pirelli, analizza il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima prova stagionale di Formula 1, attraverso le scelte dei pneumatici effettuate dai vari team.
Strategia a una sosta
Secondo il manager italiano, la tattica migliore sarebbe quella con un solo pit-stop: “La strategia migliore per i 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi in programma domani è quella a una sosta, con primo stint da 18 giri su P Zero Yellow medium, poi P Zero White hard per 37 giri (o viceversa)” le parole di Isola. “La seconda alternativa è sempre a una sosta: P Zero Red soft per 14 giri e poi hard per 41 giri, ma questa strategia è leggermente più lenta in termini di tempo complessivo di gara”.
C’è chi potrebbe ipotizzare per due cambi gomma ma appare una tattica, per il circuito medio orientale, poco efficace: “L’opzione a due soste è più lenta, soprattutto perché la posizione in gara è cruciale a Yas Marina, dove è difficile sorpassare ed è presente una complicata uscita dalla corsia box che allunga ulteriormente il tempo necessario per il pit stop. La migliore strategia a due soste sarebbe quella che prevede due stint di 12 giri ciascuno su soft (uno all’inizio e l’altro alla fine), oltre a uno stint centrale di 31 giri su hard”.
Infine Isola conferma come la posizione di partenza sia determinante per il buon esito della gara e di come la gomma gialla abbia dato ottime risposte: “Le qualifiche sono sempre una parte molto importante del Gran Premio di Abu Dhabi visto che più della metà delle gare disputate qui sono state vinte partendo in pole position. La mescola Yellow medium è un’alternativa molto interessante con cui partire, con cinque dei primi 10 qualificati in Q2 che hanno stabilito i loro migliori tempi con questa mescola e altri quattro che ci hanno provato” conclude il responsabile della Pirelli.