Alla ripresa del campionato, probabilmente , la Formula E avrà uno schieramento diverso da quello lasciato a Marrakesh.
Dopo la , con il pilota tedesco a pagare la condotta nel mondo virtuale della Race at Home Challenge, si prospetta l’addio di Pascal Wehrlein a Mahindra con effetto immediato.
Porsche ad un passo
Il pilota tedesco ha pubblicato sul sul profilo Instagram una storia in cui afferma che non correrà più con il team indiano in Formula E:
“Ciao a tutti, da oggi in poi non farò più parte del team Mahindra Racing. Il mio obiettivo era quello di finire la stagione (prima di ufficializzare il divorzio, ndr) ma la situazione attuale purtroppo non me lo ha permesso. Non posso ancora svelarvi nulla a proposito del mio futuro ma cercherò di tenervi informati. Grazie a tutti del supportato che mi avete dimostrato, ci vedremo presto in pista”.
Wehrlein così ha deciso di non arrivare alla naturale scadenza del contratto Mahindra previsto fino al termine della prossima stagione. Dietro a questa scelta ci sono le discussioni avviate con Porsche negli ultimi mesi, con la Formula E sempre al centro del progetto sportivo e la possibilità di uno sbocco ulteriore nell’Endurance. Quest’ultimo scenario, tuttavia, si sposta molto più in avanti se immaginato in chiave LMDh, la cui introduzione non avverrà prima del 2022 nel WEC, posto che non si decida per lo slittamento al 2023, alla luce delle difficoltà economiche generate dalla pandemia di coronavirus.
Subito veloce in F.E, che beffa a Città del Messico
Se lo stop con Mahindra è immediato, non altrettanto sarà l’ingaggio in Porsche Formula E, vista l’indicazione di un Neel Jani a completare regolarmente la Stagione 6. La categoria delle monoposto elettriche ha visto Wehrlein approdare nel 2018, provenienza DTM, a sua volta categoria nella quale si era spostato a seguito dell’uscita dal giro della Formula 1. Vicino al mondo Mercedes, supportato negli anni dal progetto giovani senza trovare sbocco oltre le esperienze in Manor e Sauber, a fine 2018 la decisione di slegarsi dalla casa di Stoccarda.
In Formula E si è adattato rapidamente, realizzando buoni exploit da subito, culminati in un secondo posto in Cile nel 2019 e la vittoria sfumata a 10 metri dal traguardo nell’ePrix di Città del Messico, a secco di energia e beffato da Lucas di Grassi.