LONDRA – “Le persone che gestiscono gli ospedali. Gli infermieri e i medici che stanno salvando vite durante questo periodo: loro meriterebbero un cavalierato, io non ho salvato nessuno”. Lewis Hamilton risponde con la solita franchezza sulla questione legata a una sua eventuale onorificenza futura.
Eroi sconosciuti
Il pilota britannico, che domenica scorsa ha raggiunto Michael Schumacher a quota sette titoli mondiali, è diventato il pilota di F1 più vincente della storia in questa stagione. Successi che non sono sfuggiti ad alcuni parlamentari e a Motorsport UK i quali avrebbero invitato il primo ministro Boris Johnson a raccomandare Hamilton per un cavalierato.
L’account Twitter ufficiale della famiglia reale britannica, così come quello del primo ministro, sono stati tra quelli che hanno postato messaggi di congratulazioni ad Hamilton dopo il suo trionfo in Turchia.
Il numero 44 della Mercedes però ha una visione ben diversa della questione: “Quando penso a quell’onore, penso a persone come mio nonno che hanno prestato servizio in guerra” la risposta di Hamilton alla domanda sull’ipotesi di essere incluso nella Queen’s New Year Honours List. “Io non ho salvato nessuno. Sicuramente stare sul podio e rappresentare la mia nazione è qualcosa che mi rende molto orgoglioso”.