ROMA – L’ex boss della Formula 1, Bernie Ecclestone, ribadisce ancora di non essere razzista dopo aver respinto le accuse del pilota britannico Lewis Hamilton. Il pilota della Mercedes, sei volte campione del mondo, lo ha criticato dopo che l’89enne ha dichiarato in un’intervista alla Cnn che “in molti casi, i neri sono più razzisti di quelli bianchi”. Hamilton ha etichettato i commenti come “ignoranti e poco istruiti”, mentre ha espresso la sua delusione per la mancanza di supporto per il movimento antirazzista Black Lives Matter nelle gare di Formula 1. Ecclestone ritiene invece che dovrebbe essere il pilota britannico a fare di più per evidenziare il problema.
Educare i più giovani
“Lewis potrebbe iniziare facendo sapere alle persone che coloro che sono diversi dai bianchi sono impiegati da squadre e hanno le stesse opportunità – ha detto Ecclestone al quotidiano britannico Daily Mail – Lewis afferma che sono maleducato e ignorante. È fortunato perché se fossi stato adeguatamente istruito forse non avrebbe beneficiato della Formula 1 come ha fatto. Non pensare al colore della tua pelle; pensa al colore della tua mente”. Ecclestone ha citato una gara che è stata annullata in Sudafrica come prova del fatto che si è opposto al razzismo. “Ho ritirato la F1 dal Sudafrica dopo che un bianco sudafricano ha ucciso un giornalista nero a causa per i suoi commenti – ha aggiunto – Una persona di colore stava camminando sulla strada e l’autista bianco ha aperto il finestrino della macchina colpendolo con un bastone. La vita non è giusta. Dobbiamo educare una generazione più giovane”, ha concluso Ecclestone.