Con il coprifuoco annunciato in Lombardia, zona rossa all’inizio della pandemia e ancora oggi tra i territori dove il numero dei contagi da Covid-19 è tra i più alti. Dalle 23 alle 5, di conseguenza, è vietato spostarsi: subito tornano alla mente i mesi in cui le restrizioni ci obbligavano a stare a casa e a muoversi solo per “comprovati motivi di salute, lavoro e necessità”, un’espressione che ci auguravamo di non dover più sentire.
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Provvedimenti più rigidi
Si tratta della proposta degli enti locali lombardi in approvazione dal Governo centrale e che dovrà entrare in vigore entro giovedì 22 ottobre. Un provvedimento più rigido che va a minare la libera circolazione, seppur nella fascia notturna, dei cittadini lombardi: un provvedimento di cui, però, non conosciamo ancora le conseguenze, per esempio le possibili ripercussioni sulla fascia giornaliera. E poi una domanda sorge spontanea: tornerà la temuta autocertificazione? Non resta che attendere ulteriori sviluppi e capire se altre regioni prenderanno spunto da questi nuovi provvedimenti e seguiranno l’esempio della Lombardia. Stessa decisione richiesta anche da De Luca. In Campania il coprifuoco sarà previsto a partire da venerdì 23 ottobre dalle 23 alle 5 del amttino.
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