In un mondo infetto e martoriato dal , i governi di tutto il mondo (con rare eccezioni) hanno imposto il lockdown rigoroso nei loro Paesi per limitare i contagi. Stop non solo alle attività non essenziali, ma anche e soprattutto divieto di spostarsi, a partire dai viaggi in auto. Misure severe che in alcune nazioni non sono state accettate affatto di buon grado, e che faticano a essere rispettate. È il caso degli USA, dove la circolazione sta riprendendo sempre più affollata nonostante le norme restrittive.
Traffico in aumento
A segnalare questa situazione fuori controllo è la Streetlight Data Inc, società americana che si occupa di trattare dati di GPS e smartphone. L’azienda ha rilevato che in molti stati americani il traffico è in costante aumento e, benché molto inferiore ai normali livelli, sta raggiungendo numeri preoccupanti. Mediamente, il numero delle auto in circolazione nei primi otto giorni di maggio è stato superiore di circa il 60% rispetto alle prime fasi del blocco.
Questo aumento, spiega il CEO di Streetlight Data Laura Schewe è spiegato solo in arte dal fatto che alcuni stati stanno gradualmente allentando le restrizioni. “Non è chiaro esattamente perché il traffico stradale sia in aumento” ha commentato la Schewe.
Insofferenza per le restrizioni
Mentre stati Virginia, Arizona, New Mexico e Mayland si stanno dimostrando rispettosi delle regole, altrettanto non vale per molte altre aree degli Stati Uniti. Michigan, Montane Minnesota stanno infatti registrando traffico in continua crescita. In particolare nella contea di Wayne l’8 maggio sono state registrate ben 22,2 milioni di miglia percorse dai veicoli. Il doppio rispetto a metà del mese scorso.
La polizia degli stati meno virtuosi si dice preoccupata di questo trend per via della crescente difficoltà a effettuare controlli. Ma gli automobilisti non sono l’unica categoria di cittadini americani particolarmente insofferente al lockdown. Nel Paese sono numerose le proteste (alcune anche armate, come quella avvenuta nel parlamento del Michigan) di cittadini che richiedono sempre più a gran voce il ritorno alla normalità.