MILANO – “Mi sembra un turno di qualifica, interrotta da bandiera rossa. Aspettiamo la ripresa, che però viene costantemente posticipata“. Il team manager della Yamaha, Maio Meregalli, scalpita come tutto il mondo della MotoGp ancora ai box per l’emergenza Coronavirus.
Mondiale valido con 10 gare
“Dispiace sotto l’aspetto sportivo, perché comunque eravamo molto competitivi, abbiamo avuto degli ottimi risultati nei test invernali. Diciamo che questo stop ci ha svantaggiato e potevamo contare su qualche problema altrui“. Meregalli, ai microfoni di Sky Sport 24, non ha fatto però previsioni sulla ripartenza del Circus a due ruote: “Stiamo cercando di simulare un ipotetico inizio di campionato, a luglio o ad agosto, tanto per farci trovare pronti. Stiamo anche tenendo in considerazione l’eventualità che quest’anno non si possa correre. Quando si inizia tutto deve essere ben ponderato, la sicurezza sanitaria viene prima di tutto. Un numero minimo di gare per considerare il Mondiale valido? Io penso una decina di gare, non meno, il 13 non è un numero obbligatorio come ha detto Ezpeleta. Secondo me 10 gare sono un numero giusto“.
Ovviamente anche il futuro di Valentino Rossi rimane nel limbo: “Penso e spero che si inizi a correre il prima possibile, in modo che anche lui abbia tempo di decidere. Se deve decidere in base a quella che è la sua passione, mi viene da dire che ci riproverà sicuramente anche il prossimo anno. È una decisione che spetta a lui, ma che sicuramente non sarà facile” ha concluso Meregalli.