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Agrigento, un salto nella storia

La celebre valle dei Templi sorge nei pressi della città di Agrigento, posta su due alture, il colle di Girgenti e la rupe Atenea, lungo la costa meridionale della Sicilia. Prima di descrivere il fascino e la belleza di questo sito, che richiama continuamente visitatori da tutto il mondo, ripercorriamone velocemente la storia.

La città di Akagras fu fondata intorno al 580 a.C. da coloni provenienti da Gela e da Rodi. L’insediamento, attorniato da una cinta muraria lunga 12 km con 9 porte di ingresso, fece accrescere la sua grandezza nel tempo, fino a divenire una potente città-Stato sotto il dominio del filosofo Empedocle. Distrutta dai Cartaginesi nel 406 a.C., fu conquistata dai Romani nel 210 a.C., che la chiamarono Agrigentum e ne migliorarono il piano urbanistico monumentale con la costruzione di nuovi edifici pubblici, di templi, del teatro e del bouleuterion. Le iscrizioni rinvenute fanno pensare che gli abitanti della zona vivessero per lo più di attività legate alla lavorazione e al commercio dello zolfo. Durante l’età tardoantica e alto-medievale, la Collina dei Templi fu utilizzata come necropoli, sia in superficie, che sotterranea.

Per visitare il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi è possibile scegliere tra i diversi itinerari proposti. Numerosi sono gli edifici e i templi ancora oggi in ottimo stato di conservazione di cui andare alla scoperta, come il Tempio della Concordia risalente al periodo greco. Costruito in stile dorico, è l’unico tempio che conserva ancora le trabeazioni e i due frontoni. Al suo interno si possono osservare delle contaminazioni architettoniche di epoca cristiana, risalenti VI secolo d.C. quando l’edificio fu consacrato ai Santi Apostoli Pietro e Paolo. Dell’epoca romana è anche il Ginnasio. Ad Agrigento è conservato l’unico edificio legato ad attività ginniche del mondo antico. In quest’area si possono vedere un altare monumentale per eseguire i riti, i resti di una grande vasca, due file di sedili e diversi altri elementi perfettamente conservati. Testimonianza del periodo tardoantico, invece, è la Necropoli Paleocristiana particolarmente articolata. Come testimoniano la suggestiva Grotta Fragapane, una catacomba comune, gli ipogei o le sepolture dette “arcosoli”. Prima di lasciare il Parco, è obbligatoria una visita al Museo Archeologico, considerato una delle maggiori istituzioni museali al mondo. Due le sezioni al suo interno: una dedicata alla valle dei Templi e all’antica città di Akragas/Agrigentum; l’altra, all’intera area della Sicilia centro-meridionale.

Il Parco della Valle dei Templi si caratterizza anche come area paesaggistica molto pittoresca, tra viti, mandorli, pistacchi, fichi d’India, e grandi olivi “saraceni”, censiti come alberi monumentali. Passeggiando per i sentieri, durante le giornate di sole cocente, ci si può ritemprare all’ombra dei tamerici o dei pioppi. All’interno del Parco, infine, si praticano diverse attività agricole finalizzate alla produzione di vino ed olio.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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