Il ciclismo è lo sport più letterario. E la bicicletta è una musa che non finisce mai di ispirare. Dino Buzzati fu folgorato da Coppi e Bartali, novelli Achille e Ettore, in guerra mitica e dolomitica sui Monti Pallidi. Giovannino Guareschi opponeva Don Camillo e Peppone non solo a capo di due pensieri, di due colori, di due religioni, ma anche in sella alle due ruote. E Margherita Hack, prima di osservare il cielo con il telescopio, aveva esplorato la Terra a pedali e, pedalando, a parole.
Stavolta il Tandem è composto da due libri di racconti rotondi: “Racconti di bicicletta” (di Vittorio Pessini, Edizioni Ensemble, 2013) e “Otto racconti in bicicletta” (a cura di Giovanni Casalegno, Bolis Edizioni, 2017). Il primo libro – un saggio – tratta il ciclismo nella letteratura italiana del Novecento. La prefazione di Claudio Gregori, poi cinque capitoli: dalle prime ricognizioni al Ventennio fascista (Guerrini e Oriani, Pavolini, Campanile), il declino di Bartali e il trionfo di Coppi (Pratolini, Gatto, Buzzati), “Il dio di Roserio” (l’opera di Giovanni Testori, qui giudicata un crocevia), il Giro d’Italia 1955 (Marcello Venturi, inviato dell’Unità) e infine Gianni Brera (l’ultimo cantore, un’altra svolta epocale). Pessini non ha dubbi: non la retorica, non il tecnicismo, quello che accomuna i grandi sono “la profonda umanità e l’intensa sensibilità”.
Il secondo libro – una raccolta illustrata da Riccardo Guasco – comprende novelle di Mark Twain (del 1884), Stephen Crane (del 1900), Olindo Guerrini (1901), Alfredo Panzini (del 1901), Alfredo Oriani (del 1902), Arthur Conan Doyle (del 1904), Federigo Tozzi (del 1920) e John Galsworthy (del 1930). Guerrini è così entusiasta da convincere anche il suo incerto personaggio: “Salito in bicicletta per istinto di doere e per imulso d’affetto, ora me ne sono innamorato con passione. Non c’è arte al mondo che possa esprimere il piacere, direi quasi la voluttà, della vita libera, piena, goduta all’aperto, nelle promesse dell’alba, nel trionfo dei meriggi, nella pace dei tramonti, correndo allegri, faticando concordi, sani, contenti”.Visualizza questo post su Instagram
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Libri nel Giro: il ciclismo, lo sport più letterario
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