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Ciclismo, i 'Senza Giro': tappa per tappa, emozioni nella fantasia

ROMA – Da quattro giorni, se il coronavirus non fosse apparso a sconvolgere l’orizzonte del mondo, milioni di appassionati in tutti i Paesi avrebbero già trascorso un po’ di ore a guardare immagini o leggere resoconti, storie e magari polemiche del primo dei tre grandi appuntamenti mondiali con il ciclismo. E, per l’Italia, si sarebbe rinnovato quello che dal 1909 è un grande evento popolare. Tutto rimandato – si spera senza ulteriori incidenti – di cinque mesi.
Ma un maggio senza Giro è sembrato un vuoto insopportabile. E allora proprio dal quelle due parole che indicano un vuoto, “senza Giro”, sono partiti un gruppo di scrittori della bicicletta per trasformarle in un sito impensabile per riempirlo, quel vuoto. E’ nato così “Senzagiro”, un incredibile esperimento di raccontare la mitica corsa a tappe come se si stesse svolgendo. Anche se non c’è.

IL SITO https://senzagiro.com/

Come? Lo spiegano così: “Abbiamo chiesto a giornalisti, scrittori, ex corridori, suiveurs di comprovata passione di raccontare le 21 tappe del Giro d’Italia 2020, concatenando una fanta-cronaca della corsa. Non ci saranno filmati, non ci saranno immagini; niente interviste. Ci saranno solo le parole, così come, più o meno, succedeva nei primi Giri d’Italia del Novecento, quando gli inviati narravano le imprese dei pionieri del pedale con la sola forza evocativa dei loro articoli. Dallo sforzo immaginativo di ogni autore, ogni giorno nascerà una classifica e, tappa dopo tappa, il Giro che non c’è prenderà la sua forma di storia da narrare”.

Hanno iniziato tre giorni fa. Sul sito, come sarebbe stato su ogni organo di informazione che si rispetti, in bell’ordine le squadre (quelle vere che erano pronte a partire), i ciclisti con le loro caratteristiche, le classifiche. E, dallo scorso sabato 8 maggio, una dopo l’atra le cronache delle prime tre tappe in Ungheria, come previsto. Con tanti di colpi di scena, vincitori, cadute (nella seconda tappa, piatta, è a terra Sagan e il suo Giro è a rischio), prime “maglia rosa” e qualche polemica. Il tutto raccontato, appunto, con le parole di navigati professionisti della cronaca e della letteratura sulla bicicletta. Come quando la tv non c’era. Ma accompagnato dai disegni originali di noti illustratori, uno per tappa.

E non solo. Perché spiegava Gianni Mura, che di questo Giro 2020 non avrebbe comunque potuto scrivere, il ciclismo è racconto popolare e letteratura, immagini (ormai quasi perfette e onnivore) e sogni, e soprattutto paesaggi, luoghi, odori, cibo. E così, per ogni tappa, ci sarà un racconto dei luoghi attraversi le immagini e le note prodotte dal Touring Club; ci sarà una vera-finta cronaca sul campo da corrispondenti veri; ci sarà la descrizione delle salite di tappa fatte da uno dei più noti specialisti sui racconti e le planimetrie dei viaggi in bici; ci sarà la proposta di ventuno libri che – uno a tappa – accompagnino tutte questo viaggio per l’Italia.

Una vera invenzione e sicuramente un divertimento (faticoso) per chi questo viaggio lo ha iniziato. Ma non solo, e su questo insistono: tanto da farne un elemento in bella vista sul sito. E’ la voce “per chi”. E qui la cosa si fa seria. SenzaGiro chiede a tutti gli appassionati di aiutarli a sostenere lo sforzo enorme di una delle tante realtà che in questi due mesi si stanno prodigando per portare soccorso, ma soprattutto di una delle tante che lo faceva con enorme impegno già da anni. Chiedono di sottoscrivere per Namasté, una cooperativa sociale storica che da 20 anni sul territorio della Bergamasca incontra e assiste 3000 persone fragili al giorno: disabili, anziani, malati, bambini e adolescenti in difficoltà. “In queste settimane anche l’impegno di Namasté è stato messo a durissima prova dall’emergenza sanitaria – scrivono – ma la cooperativa ha risposto in maniera straordinaria. Abbiamo scelto un destinatario di cui potessimo vedere coi nostri occhi le attività, che attraversasse ogni giorno le strade del territorio. Un po’ come una corsa ciclistica, un po’ come il Giro, che resta il nostro gioco preferito”.

Da oggi, 12 maggio, il Giro rientra (sarebbe rientrato) in Italia e per ripartire dalla Sicilia con le prime salite. Ci sarà una prima selezione? I grandi favoriti si faranno già vedere? Non resta che leggere la cronaca della tappa, vera anche se inventata. Ma, alla fine, per sognare un po’, che differenza fa?
 


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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