Il governo scende in campo a sostegno dello sport di base. La misura del contributo da 600 euro è riservata ai lavoratori impegnati nel comparto e che non sono dipendenti o iscritti alla gestione separata Inps con una partita Iva. Sul sito di Sport e salute, la società operativa del Mef che si occupa di sport, sono già stati pubblicati parametri e modalità attraverso le quali richiedere l’indennità: prima di tutto, occorre essere titolare di un rapporto di collaborazione al 23 febbraio e pendente al 17 marzo 2020 (la data di entrata in vigore del dl “Cura Italia”) con federazioni, enti di promozione, società sportive dilettantistiche e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro del Coni. Il bonus – per il quale sarà data priorità ai collaboratori sportivi che nel periodo d’imposta 2019 non abbiano percepito compensi superiori a 10 mila euro – non è cumulabile con altro reddito percepito nel mese di marzo e con il reddito di cittadinanza.
Come ottenere l’indennità? La domanda dovrà essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica presente sul sito di Sport e Salute. Per completare l’operazione, il collaboratore dovrà fornire il contratto di collaborazione, la lettera di incarico o la prova dell’avvenuto pagamento della mensilità di febbraio 2020, oltre all’ammontare complessivo dei compensi sportivi ricevuti nel periodo d’imposta 2019 e a tutti i propri dettagli personali e bancari. Al termine di tutte le verifiche, l’indennità sarà erogata direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente in fase di presentazione della domanda, fino al raggiungimento della somma di 50 milioni di euro con cui è finanziato il fondo. “Per la prima volta federazioni, discipline associate, enti di promozione, associazioni e società dilettantistiche avranno lo stesso trattamento delle piccole e medie imprese”, ha commentato il ministro Spadafora.