E’ arrivata nella maniera più incredibile ed emozionante possibile la 19esima vittoria stagionale della Ferrini Delogu Legnami, che ha violato il PalaDatome di Olbia grazie a una serie di giocate decisive nel finale di Giuliano Samoggia, dominatore del match con 38 punti e un sontuoso 7/8 dall’arco dei 6,75 m. Con una bomba e due liberi convertiti con straordinaria freddezza a pochi secondi dal termine l’ala/pivot sassarese ha consentito ai biancoverdi di superare in extremis la Santa Croce e di salvare l’imbattibilità stagionale.
In Gallura, come prevedibile, la Ferrini ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per strappare il successo. Eppure i primi 10 minuti avevano segnato una netta supremazia dei quartesi, capaci di trovare con grande regolarità la via del canestro e di tenere a secco le principali bocche da fuoco dell’attacco olbiese (9-21 al 10’). Nel secondo quarto la gara ha seguito lo stesso canovaccio, con la Ferrini capace di toccare anche il +22 al 15’. Pratica archiviata? Neanche per idea, perché il quintetto di Mazzoleni ha saputo riaccendersi con orgoglio dopo due triple in fila realizzate da Cordedda. L’inerzia della gara, a quel punto, è cambiata, con i padroni di casa capaci di ricucire fino al -5 alla pausa lunga (41-46).
Nel secondo tempo la gara è tornata definitivamente sui binari dell’equilibrio: la Santa Croce ha sorpassato, è stata ripresa da Graviano e soci (ancora avanti al 30’ sul 64-69) e poi ha avuto un nuovo sussulto che le ha consentito di riprendere la testa dell’incontro. A 13 secondi dalla sirena finale i gialloblu hanno cercato di dare la spallata definitiva con il canestro di Masala che è valso il +4. Dopo il minuto di sospensione chiamato da coach Grandesso, però, Samoggia ha infilato la tripla che ha rimesso le cose in discussione (89-88). Sulla rimessa seguente i biancoverdi sono riusciti a spendere molto rapidamente il fallo su Tola, che – con 6 secondi ancora sul cronometro – ha fallito entrambi i tentativi dalla lunetta. Dopo il rimbalzo difensivo Elia ha dunque servito Samoggia, fermato fallosamente da Cordedda al momento del tiro: altri due tiri liberi e quinto fallo per l’ala della Santa Croce. Con il tempo fermo a 0.6 secondi il trascinatore della Delogu Legnami si è rivelato glaciale e ha realizzato i canestri del sorpasso. Dall’altra parte del campo c’è stato spazio solo per la preghiera di Datome, che non ha trovato nemmeno il ferro. La Delogu Legnami ha dunque vinto e mandato un ulteriore messaggio al campionato, dimostrando una volta di più di essere davvero dura a morire.
“Sono soddisfatto – ha detto coach Grandesso – non siamo andati a Olbia per giocare in maniera rilassata e lo abbiamo dimostrato. I ragazzi vogliono essere gratificati da una regular season senza sconfitte e non hanno minimamente abbassato la guardia nonostante la certezza del primo posto sia giunta ormai da diverso tempo. Siamo partiti alla grande, poi la Santa Croce ha messo in campo tanta foga e ci ha complicato la vita. Nel secondo tempo anche sbagliato alcuni tiri facili, poi nel finale, con l’aiuto del grandissimo talento di Giuliano, siamo riusciti a rimettere in piedi una partita che sembrava ormai compromessa”.
Santa Croce Olbia – Ferrini Delogu Legnami 89-90 (9-21 / 41-46 / 64-69)
Olbia: Casula 6, Cordedda 27, Caboni, Tola 12, Masala 11, Datome 18, Azzara ne, Pinna ne, Sene 6, Careddu, Sanciu, Vietri 9. All. Mazzoleni
Ferrini: Dell’Orto ne, Leviani ne, Graviano 16, Elia 7, Putignano 5, Pedrazzini 7, Pilo 11, Melis, Fancello ne, Carrucciu 2, Samoggia 38, Fois 4. Allenatore: Grandesso
Arbitri: Battaglia e Gavini