Sembrava tutto pronto per la “prima” dell’Olimpia Matera al PalaSassi, in programma domenica 8 marzo a porte chiuse a causa delle decisioni del Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Ed invece, dopo l’allenamento congiunto svoltosi mercoledì pomeriggio (sempre a porte chiuse) con il Castellaneta, è arrivata l’amara scoperta. Negli spogliatoi le docce hanno smesso di funzionare dopo pochi minuti, e di conseguenza non è stato permesso a tutti i giocatori di completare i propri lavaggi di rito. Una situazione molto grave quella venutasi a creare, che il Cda dell’Olimpia, con in testa il presidente Rocco Sassone, ha provveduto immediatamente a denunciare all’amministrazione comunale di Matera, che a sua volta aveva dato ampie rassicurazioni sulla disponibilità e agibilità della struttura di viale delle Nazioni Unite sin dalle scorse settimane.
“La prima squadra della città è stata lasciata sola – sbotta il presidente Sassone -. E’ vergognoso, inaccettabile e inqualificabile che si possano verificare situazioni simili. Avevamo avuto rassicurazioni da parte del Comune in merito alla disponibilità del PalaSassi per disputare la gara del 1 marzo con il Ruvo (poi rinviata all’8 marzo a porte chiuse per le note vicende sanitarie), ed in quell’occasione Matera sarebbe stata sotto gli occhi di tutta Italia, alla luce della diretta sul canale streaming della Lega e delle iniziative da noi programmate, anche con la presenza di ospiti di eccezione come Dan Peterson. E a pochi giorni dalla disputa della partita di campionato scopriamo che la struttura non è ancora pronta e ci sono ancora dei seri problemi negli spogliatoi, in particolare alle docce. La società quindi diffida l’amministrazione comunale di Matera a mettere quanto prima in condizione la squadra di disporre di un impianto efficiente e sicuro, valutando in caso contrario la possibilità di non disputare la gara in programma domenica prossima con il Ruvo”.