“E’ stato un fulmine a ciel sereno, arrivato nel momento di lockdown. E’ arrivata questa offerta in cui mi si dava la possibilità di venire a Bologna. Il discorso è continuato con il mio agente e le cose hanno trovato il giusto approdo. Arrivo in una città di basket, che vive per la pallacanestro. Lo so perché ho vissuto qui 40 anni fa, c’è molta attesa per avere risultati e questo è stimolante”. Sono le parole di Meo Sacchetti, che racconta a ‘Sky Sport’ le prime sensazioni a poche settimane dal clamoroso passaggio da Cremona alla Fortitudo Bologna. Sacchetti ha lasciato Cremona dopo anni splendidi e la storica vittoria in Coppa Italia: “Sono stato tre anni benissimo, ma non c’era la certezza della continuità in Serie A. Non ci tornerei, perché voglio lasciare un bel ricordo”. “La squadra è buona, abbiamo fatto un paio di aggiunte di livello. Manca qualche tassello, ma quando arrivi a Bologna è normale avere pressione. Non discuto Aradori come giocatore, ci siamo detti le cose in faccia ed è normale che sia così”, sono stati i commenti del tecnico sulla nuova squadra. Sulla ripresa ha detto: “La salute è la cosa più importante, i giocatori dovranno lavorare in estate per farsi trovare pronti: i giocatori sono professionisti e saranno pronti ad agosto”. Infine il tecnico ha parlato della Nazionale che la prossima estate cercherà di guadagnarsi il pass ai Giochi di Tokyo nel preolimpico: “Bisognerà vedere cosa succederà con la NBA, perché c’è il rischio di non avere i giocatori che sono negli Stati Uniti come Belinelli, Gallinari ed eventualmente Mannio, dobbiamo avere delle alternative. Nelle qualificazioni agli Europei faremo giocare ed esordire i ragazzi giovani”.
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Sacchetti: “Offerta della Fortitudo? Un fulmine a ciel sereno durante il lockdown”
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