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Quando Kukoc in Italia guadagnava più di Gullit e Maradona

Quando Kukoc in Italia guadagnava più di Gullit e Maradona

Vallo a raccontare ai ragazzi di oggi che c’è stato un tempo in cui in Italia un giocatore di pallacanestro ha guadagnato più soldi di uno di calcio! Minimo, ti prenderà per ubriaco… o per matto. Ma ora che The Last Dance ha incollato alla sedia milioni di persone e, intorno a Michael Jordan ha rimesso interesse anche per gli altri Bulls, vale la pena di raccontare la storia di quando Toni Kukoc preferì un contratto alla Benetton Treviso piuttosto che andare a fare il panchinaro a Chicago.

La guerra civile portò al disfacimento la Jugoslavia, ma provocò anche la diaspora di quel meraviglioso gruppo che con il nome di Jugoplastika Spalato vince tre anni di fila la Coppa dei Campioni. Chissà che piega. altrimenti avrebbe preso la storia della pallacanestro europea e mondiale.

Toni Kukoc ascoltò le sirene di Gilberto Benetton che lo volle a Treviso come perfetto testimonial del marchio nell’Europa balcanica e orientale. Da parte sua, il croato spiegò di essersi consigliato con Drazen Petrovic e aver deciso per l’avventura italiana piuttosto che un ruolo incerto ai Bulls che ne detenevano i diritti e che Krause non avrebbe mai ceduto.

Il 14 maggio 1991 Kukoc firmò un contratto da 15,3 milioni di dollari in cinque anni complessivi con la Benetton. Fu scalpore perché i più famosi calciatori dell’epoca in Italia erano Diego Armando Maradona e Ruud Gullit che prendevano rispettivamente 13,7 milioni al Napoli e 12,8 milioni al Milan. E il secondo giocatore più pagato di quell’anno fu il connazionale Dino Radja che da Il Messaggero Roma ne avrebbe incassati 15.

Kukoc è rimasto alla Benetton per due anni, prima di passare all’epopea di Chicago del secondo three-peat, vincendo un campionato italiano (1992) e una Coppa Italia (1993)

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