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NBA – Quando Kareem Abdul-Jabbar diventò il miglior marcatore

NBA - Quando Kareem Abdul-Jabbar diventò il miglior marcatore

Era il 5 aprile 1984. Fino a quel giorno, il miglior marcatore della storia della NBA era stato Wilt Chamberlain con 31.419 punti. Era andato in pensione nel 1973 e nessuno pensaca che si potesse battere il suo record.

Poi era arrivato Kareem Abdul-Jabbar, che realizzava tanto e con impressionante regolarità. E quella sera era a 21 punti da “The Stilt”.  Di fronte agli Utah Jazz, che giocavano al Thomas & Mack Center di Las Vegas, ne realizzò 22. 

Costantemente cercato dai suoi compagni di squadra e spinto dal pubblico che voleva partecipare a questo momento storico, Kareem Abdul-Jabbar non forzò nulla, preferendo passare quando veniva raddoppiato. Quindi, verso la fine dell’incontro, servito da Magic Johnson, con il suo famoso “gancio cielo”, arrivò il sorpasso a Chamberlain.

Lunga standing ovation per lui, che andrà a sedersi in panchina, con delle statistiche sobrie ma efficaci: 22 punti con 10/14 nel tiro, 5 rimbalzi e 3 assist. Quel giorno, l’ex Bucks non è più giovane e si avvicina ai suoi 37 anni (è nato il 16 aprile).

Tra i 18.359 spettatori in sala ce n’è uno che sarà particolarmente contento per questo record che risveglia l’interesse del pubblico verso la NBA. Si tratta di David Stern, nominato appena due mesi prima commissioner della Lega.

Poi il sei volte campione MVP e NBA giocherà nelle seguenti cinque stagioni (390 partite) e continuerà a esibirsi bene per la sua età (17,6 punti in media tra il 1985 e il 1989), portando il suo totale, quindi il record, a 38.387 punti. Karl Malone, Michael Jordan, Kobe Bryant hanno provato invano a raggiungerlo. Adesso tocca a LeBron James, la sarà durissima.

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