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Nba, coronavirus: anche l'Arco Arena di Sacramento diventa ospedale

NEW YORK  – L’Arco Arena, ex casa dei Sacramento Kings, diventa un ospedale per i malati californiani di coronavirus, la pandemia che da più di tre settimane ha costretto anche la regular season Nba a fermarsi. I Kings hanno messo a disposizione l’arena che, una volta attrezzata, potrà accogliere 360 malati anche grazie al contributo da 250.000 dollari versato dal proprietario della franchigia, l’imprenditore di origine indiane Vivek Ranadivé. ”A nome di tutta la famiglia Kings, il nostro cuore è con le persone che stanno soffrendo a causa della pandemia – spiega Ranadivé in un comunicato -. La California è sempre stata una guida per gli Stati Uniti e per il mondo intero e siamo felici della decisione presa dal governatore Newsom di mettere davanti a tutto la salute e la sicurezza dei cittadini. La nostra comunità e le sue necessità rappresentano la nostra priorità, per questo siamo orgogliosi di poter aiutare Sacramento mettendo a disposizione lo spazio per accogliere i malati. Stiamo donando maschere per mettere in sicurezza le persone e intraprenderemo anche altre iniziative. Sappiamo che soltanto insieme possiamo vincere la battaglia contro questo nemico invisibile”.Nba: si pensa alla cancellazione del campionatoLa Nba proverà a portare a termine la stagione ma al contempo si prepara al peggio. Secondo la Espn, la Lega professionistica statunitense sta cominciando a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di cancellare la stagione. Se ne sarebbe parlato anche con la Nbpa, il sindacato dei giocatori di basket, nell’ambito delle trattative per la riduzione degli ingaggi: la Nba avrebbe chiesto una rinuncia al 50% degli emolumenti, 25% la controfferta. Ma nelle ultime ore i colloqui si sarebbero spostati su un altro terreno, ovvero le conseguenze economiche in caso di mancata ripresa, anche se sarebbe stato fissato il Labor Day, che quest’anno cade il 7 settembre, come termine ultimo per chiudere la stagione. L’esempio cinese però, dove l’inizio del campionato è slittato già di 4 mesi, non induce all’ottimismo. Una decisione definitiva comunque non è attesa prima di inizio giugno.Wnba: rinviato a data da destinarsi il via della stagioneLa Wnba ha rinviato a data da destinarsi l’inizio dei training camp e della regular season 2020, previsti rispettivamente per il 26 aprile e per il 15 maggio, a causa della pandemia di coronavirus. Già nei giorni scorsi era stato reso noto che il Draft in programma il 17 aprile verrà tenuto in maniera virtuale, in collegamento dagli studi Nba di Secaucus, nel New Jersey, con la Commissioner Cathy Engelbert e con la possibilità di mettere delle telecamere nelle abitazioni delle giocatrici per testimoniare il momento della loro scelta. ”Il nostro principio guida è sempre quello di privilegiare la salute e la sicurezza di giocatrici, tifosi e impiegati”, ha spiegato Engelbert in una nota. A venire incontro alla ricalendarizzazione della stagione c’è anche la decisione del Cio di spostare le Olimpiadi di Tokyo al 2021, permettendo alla Wnba di recuperare i 34 giorni di pausa inizialmente previsti per non sovrapporsi ai Giochi.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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