Con Leon Rose al timone dei Knicks, si specula su quali dei suoi ex assistiti (è stato finora un agente e che agente!) potrebbe fare al caso per rilanciare una franchigia derelitta che non vede i playoff dal 2013.
E sapendo che innanzitutto è un problema di leadership, chi meglio di Chris Paul? Arrivato a Oklahoma City in situazione non chiara, con davanti una squadra in ricostruzione dopo la cessione di Russell Westbrook, Paul è tornato l’All Star di sempre, viaggiando a quasi 18 punti, 5 rimbalzi, 7 assist e 2 intercetti di media. E i Thunder sono orgogliosamente sesti a Ovest, come un anno fa con Westbrook.
Il problema per assumere Paul ovviamente l’ha creato lo stesso Rose. Un contratto che prevede 41 milioni di dollari nel 2020-21, quindi altri 44 milioni di dollari nel 2021-22 (anche se è una player option). E a una età troppo avanzata per queste cifre. Oltretutto una trattativa con Sam Presti per prelevarlo avrebbe come pedine di scambio ragazzi emergenti come Frank Ntilikina, Dennis Smith Jr, RJ Barrett, Kevin Knox o Mitchell Robinson…